Sport / Bergamo Città
Venerdì 22 Agosto 2014
Stendardo, le voci sulla cessione
dividono i supporter nerazzurri
Se non rappresenta un caso poco ci manca visto che le voci di un passaggio di Stendardo alla Sampdoria si rincorrono in modo vivace. Il tutto sta dividendo la tifoseria nerazzurra, pressoché, a metà. Del resto entrambe le correnti di pensiero reggono.
Se non rappresenta un caso poco ci manca visto che le voci di un passaggio di Stendardo alla Sampdoria si rincorrono in modo vivace. Il tutto sta dividendo la tifoseria nerazzurra, pressoché, a metà. Del resto entrambe le correnti di pensiero reggono.
Il partito dello “Stendardo deve rimanere a Bergamo” sostiene che l’avvocato-granatiere nel paio di stagioni in nerazzurro ha avuto un rendimento globale da sufficienza piena. In aggiunta: cedere una pedina a poco più di una settimana dal via del campionato (domenica 31, in casa, con il Verona) troverebbe riscontri preoccupanti sotto l’aspetto tecnico-tattico nell’intero collettivo.
Viceversa coloro che non verserebbero lacrime sulla sua partenza ricordano i 33 anni sulla carta di identità con relativa possibile usura fisica da un momento all’altro.
Al di là dei pareri contrastanti dei supporter, vale la pena soffermarsi su alcune considerazioni. L’Atalanta, nel ruolo di Stendardo, si ritrova già con Benalouane, Cherubin, Biava, Suagher e all’occorrenza capitan Bellini, cinque elementi alla caccia dei due posti disponibili da titolare.
Poi, certo, sarebbe sicuramente riduttivo se i diretti responsabili di un qualsiasi team si soffermassero soltanto sulla quantità dell’organico da gestire. In tal caso la rinuncia a Stendardo, giocatore che ha garantito sin qui una affidabile costante presenza sul campo potrebbe risultare rischiosa.
Contrattualmente la dirigenza nerazzurra ha legato, proprio, di recente Stendardo sino al giugno 2016 come dire che non era stata presa in esame nemmeno lontaneamente l’idea di perderlo nel giro di poco tempo. Fonti liguri insistono sul fatto che l’allenatore Mihalovic sia lo sponsor numero uno di Stendardo e che, di conseguenza, il direttore sportivo Carlo Osti sia andato oltre del classico pour parler. Non resta che attendere la conclusione di un mercato che negli ultimi giorni sembra riservare colpi a raffica.
Arturo Zambaldo
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