Sport / Bergamo Città
Martedì 16 Settembre 2014
Sportiello, il portiere pompiere:
«Non ho fatto nulla, devo migliorare»
Per Sara ha abbandonato le sue due grandi passioni: le All star con borchie e teschi e i film horror. Le donne ti cambiano la vita, più di un posto da titolare in serie A. Sì, perché Sportiello adesso è il titolare dell’Atalanta, ma ragiona e si comporta come se fosse ancora il secondo.
Per Sara ha abbandonato le sue due grandi passioni: le All star con borchie e teschi e i film horror. Le donne ti cambiano la vita, più di un posto da titolare in serie A. Sì, perché Marco Sportiello adesso è il titolare dell’Atalanta, ma ragiona e si comporta come se fosse ancora il secondo o il terzo portiere. Eppure dopo le tre presenze del campionato scorso la cessione di Consigli l’ha promosso numero uno. E lui è risultato il migliore in campo due volte in due partite.
Buongiorno Sportiello: i quattro punti li ha fatti lei.
«Buongiorno , ma vi sbagliate: i punti li ha fatti l’Atalanta. Io non sto facendo niente, è ancora presto... I cavalli buoni si vedono alla fine, non alla partenza...».
Guardi che sta giocando da titolare nell’Atalanta, in serie A.
«Io mi sento un portiere a cui l’Atalanta sta concedendo una grande opportunità. Spero di dimostrami all’altezza, so che per riuscirci devo tenere i piedi ben saldi per terra».
Dicono che lei sia di ghiaccio.
«Sono un tipo tranquillo per indole. E ho capito che questo in campo può aiutare».
Per questo si sta specializzando nelle parate sui tiri ravvicinati?
«Ma no, quelle del secondo tempo a Cagliari sono state parate d’istinto. Neppure ho visto chi tirava, guardavo la palla e cercavo di coprire la porta. Istinto. E fortuna...».
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