Sport in lutto, addio a Franco Baracchi
Amico di Boniperti e uomo dai mille aneddoti

Le sue passioni calcio e ciclismo, la sera che portò in auto Coppi per studiare il percorso della gara del giorno successivo.

Sportivo doc con calcio e ciclismo le discipline più amate. Ci ha lasciato Franco (Franchino) Baracchi, bergamasco doc, deceduto martedì 27 agosto dopo una lunga malattia. Dai tratti signorili, elegante nel vestire e conversatore contagioso impossibile non intrattenersi con lui. Da anni ci incontravamo sulle mura nelle vicinanze dell’abitazione di fronte alla Porta San Giacomo, in Città Alta. E immancabilmente Franchino aveva un aneddoto inedito: naturalmente legato a vicende vissute di prima persona con l’Atalanta, la Juventus (vantava, con certificata e impareggiabile classe, una profonda amicizia con Gianpiero Boniperti) e il mondo delle due ruote. Sì perché fratello minore di Mino (magistrale ideatore del Trofeo Baracchi) aveva coltivato stretti rapporti anche con Fausto Coppi sino alla prematura scomparsa dell’indimenticabile campionissimo. Come quando alla vigilia di un “Baracchi”, in piena notte, percorse alla guida della propria auto il tracciato della corsa da Bergamo a Milano e ritorno con a fianco proprio il campionissimo per studiare chilometro per chilometro l’intero percorso.

E ancora, incaricato dal fratello Mino (allora presidente dell’Atalanta per un breve periodo sul finire degli anni sessanta) era solito rivestire il ruolo di “segugio” per controllare che i giocatori non sgarrassero.

Su schemi e strategie tecnico e tattiche, in tema di pallone, era aggiornatissimo, oltre a essere stato un discreto giocatore del Ponte San Pietro. Federico Donatini suo compagno di squadra sottolinea Franchino in campo era il “carismatico” per eccellenza. Non a caso lui gestiva le relazioni con gli arbitri, riuscendo spesso a essere convincente e credibile».

Il funerale si svolgerà giovedì 29 agosto alle 10 nel Duomo di Bergamo partendo dalla clinica San Francesco dove è allestita la camera ardente.

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