Sport / Bergamo Città
Sabato 03 Ottobre 2015
Sousa: «Con l’Atalanta sarà dura
Poco tempo per preparare la partita»
«La partita con l’Atalanta sarà difficile per l’avversario e perché noi abbiamo avuto pochissimo tempo per preparala, però vogliamo continuare a crescere, dobbiamo usare l’entusiasmo nostro e dei nostri tifosi nel migliore dei modi».
Lo ha sottolineato Paulo Sousa alla vigilia della gara di domenica al Franchi contro la squadra di Reja: l’obiettivo del tecnico viola è mantenere il primo posto. «Dovremo continuare a lavorare sui nostri principi e sui nostri valori - ha continuato Sousa - restando concentrati e cercando di fare al massimo il nostro lavoro».
In caso di successo (sarebbe il quinto di fila in campionato) Sousa entrerebbe nella storia del club viola dato che nessuno allenatore a Firenze è riuscito a conquistare 18 punti dopo le prime sette giornate di campionato: lui però al momento ha un solo pensiero fisso in testa, fermare l’Atalanta in una sfida che si annuncia insidiosa per più motivi. «Affrontiamo una squadra solida, reduce da due successi consecutivi, guidata da uno degli allenatori più esperti. Senza contare che rispetto a noi ha avuto l’intera settimana per prepararsi a questa gara. Noi però vogliamo continuare questo momento e il primato - ha detto il tecnico viola - ci trasmetterà grandi motivazioni. Un vantaggio scendere in campo conoscendo il risultato dell’Inter? Con tutto il rispetto per i nostri avversari è più importante restare concentrati su noi stessi”.
In un Franchi che si annuncia gremito, Sousa sembra intenzionato a confermare la stessa formazione che ha battuto 4-1 l’Inter a San Siro, quindi verrebbero esclusi alcuni dei protagonisti della gara di coppa vinta col Belenenses fra i quali Rossi («Aver ritrovato il gol lo aiuterà a crescere») e tornerebbero titolari i vari Gonzalo Rodriguez, Borja Valero, Ilicic e Kalinic, autore della tripletta ai nerazzurri: «È un ragazzo molto chiuso, domenica ha preso un sacco di botte in campo, aveva lividi dappertutto eppure è rimasto zitto e ha continuato a lavorare per la squadra, per aiutarla a vincere».
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