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Giovedì 30 Aprile 2015
«Sono arrivato per dare una mano»
Pinilla star del pareggio dell’Atalanta
Il giorno dopo il pareggio contro il Cesena, che conduce l’Atalanta ad un passo dalla salvezza, negli occhi resta quel volo d’angelo che è valso il 2-2, l’ennesimo gol d’autore in rovesciata di Mauricio Pinilla. Ecco i segreti delle magie del centravanti atalantino, che fin da piccolo ha coltivato questo senso dell’acrobazia, mantenuto vivo dal costante allenamento.
«Sono arrivato per dare una mano alla squadra e ci sto riuscendo: sono felicissimo non solo per la bellezza dei gol, ma per l’importanza. Sono acrobazie che mi vengono spontanee così, ce l’avevo dentro fin da ragazzino e ho avuto la fortuna in questi due mesi di segnare così. Se dovessi scegliere punto sull’ultima, per l’importanza, una palla altissima, complicata, il risultato era in bilico e dovevamo per forza pareggiare. È un gol da Holly e Benji, è il sogno di tutti i ragazzi segnare così: sono felice perché riesco a farli e non c’è modo più bello per segnare. Mi viene spontaneo, non penso due volte a provarci: un po’ di pazzia per provare queste cose bisogna anche averla. E’ arrivata alla fine del match e sono sorpreso anche io, perché sei stanco: sono abituato, anche i miei compagni a vederle visto che ne faccio tante in allenamento».
Gol fantastico, ma anche fondamentale dopo le dormite difensive arrivate soprattutto sulla sinistra in occasione dei due gol romagnoli: adesso per il Cesena la situazione diventa disperata, mentre l’Atalanata attende la visita della Lazio al Comunale, domenica 3 maggio alle 15. «È stata una bella botta per loro, perché con una vittoria sarebbero stati ulteriormente in corsa, anche se c’è ancora da lottare e nulla di deciso. La partita che s’avvicina è fondamentale, abbiamo bisogno di fare ancora punti. Adesso sarebbe bello chiudere l’anno in doppia cifra e segnare i gol decisivi che mancano alla salvezza. Mi sono fatto perdonare l’espulsione con il Torino: Migliaccio mi aveva rimproverato, io gli avevo promesso una doppietta e così è stato».
L’ultima azione del match ha mandato in soffitta l’incontro tra le polemiche: gol sbagliato da Bianchi e reazione dopo il 90° del tecnico Reja.«Se ne parla di più perché è successo alla fine, ma se Papu Gomez o Maxi avessero segnato già prima la partita sarebbe cambiata. Peccato sia andata così, ma adesso dobbiamo stare tutti uniti, visto che manca anche German, perché possiamo essere tutti fondamentali in questo finale. La tensione c’era, così come per il momento che stiamo vivendo ci sta: il mister è andato un po’ oltre i limiti, ma ho visto cose ben peggiori, l’importante è che abbiamo strappato un punto e che quanto successo ci faccia crescere».
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