Soltanto 200 persone allo stadio
In curva sud la targhetta del «Moro»

Erano poco più di 200 le persone che hanno voluto rendere l'estremo saluto allo sfortunato giocatore bergamasco dall'interno dello stadio. In tribuna Creberg erano sistemati la maggioranza dei tifosi e delle squadre che hanno voluto assistere alla cerimonia attraverso il maxischermo.

Erano poco più di 200 le persone che hanno voluto rendere l'estremo saluto allo sfortunato giocatore bergamasco dall'interno dello stadio Comunale. In tribuna Creberg erano sistemati la maggioranza dei tifosi e delle squadre che hanno voluto assistere alla cerimonia attraverso il maxischermo dello stadio.

Erano presenti i giocatori e dirigenti di Udinese, Sampdoria e AlbinoLeffe. In particolare i giovani bianconeri e i sampdoriani hanno vissuto con viva partecipazione la cerimonia, con le facce perplesse a chiedersi il perché di una simile tragedia.

Quando dal maxischermo sono risuonate le parole di «Non è tempo per noi» di Ligabue, il Comunale ha iniziato a cantare, lievemente, quasi per non turbare quell'atmosfera placida, proprio in un luogo che per antonomasia ribolle di urla e chiasso.

Al momento del saluto finale si sono levati gli applausi per le parole della mamma di Anna, la ragazza di Piermario, e in precedenza per quelle del rappresentante della Curia di Livorno. Prima, fuori dall'impianto, sono stati diversi gli addetti ai lavori presenti, che hanno fatto tappa nel parcheggio del Lazzaretto prima di spostarsi alla Chiesa di Monterosso.

Tra questi anche l'allenatore del Cittadella Claudio Foscarini, ex Atalanta ed ex tecnico dell'Alzano, che ha voluto ricordare lo sfortunato giocatore con il quale ha avuto modo di parlare, definendolo una grande persona. Lo sguardo fisso dei giocatori delle squadre presenti rivolte verso il campo verde e vuoto è il simbolo di questa cerimonia vista dal Comunale.

Quel sogno di bimbi che per loro è realtà, che insieme regala vantaggi, ma costa sacrifici e qualche pensiero di troppo dopo quanto successo. Quel sogno era anche quello di Piermario, ora chiamato a giocare nei campi del cielo.

Da segnalare che in curva sud c'è già la targhetta dell'intitolazione a Piermario Morosini di questo settore dello stadio dopo che la giunta del sindaco Tentorio ha dato a tempo di record l'autorizzazione.

Simone Masper

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