Sipario sul pattinaggio artistico
Brillano i portacolori bergamaschi

Il sabato prima di Natale ha richiamato a Merano non solo orde di turisti per i famosi mercatini natalizi, ma anche una particolare categoria di atleti e appassionati del ghiaccio e del pattinaggio, giunti per i campionati italiani di specialità.

Il sabato prima di Natale ha richiamato a Merano non solo orde di turisti per i famosi mercatini natalizi, ma anche una particolare categoria di atleti e appassionati del ghiaccio e del pattinaggio, giunti per i campionati italiani di specialità.

Il numero di atleti che hanno preso parte alla quattro giorni trentina superava il centinaio - nutrita era anche la presenza di pattinatori bergamaschi - fra i quali s’attendeva l’icona internazionale del movimento, Carolina Kostner, costretta però all’ultimo a dare forfait, lasciando gioco facile ad un’ottima e quindi neo campionessa italiana, Valentina Marchei.

Volendo evitare una cronaca sommaria, rischiando sterili elencazioni, vogliamo invece raccontare i campionati italiani dei quattro atleti di Sesto Ice Skate - Micol Cristini, Giulia Foresti,Luca Demattè e Alessandro Fadini - allenati da Silvia Martina, Ilaria Ponti e Valter Rizzo, affiatatissimo team bergamasco con esperienza sempre più internazionale.

Alessandro Fadini, categoria junior, dall’esecuzione di uno short estremamente pulito è passato a un free program di pari qualità (short e free in gergo tecnico intendono la prima e la seconda prova sul ghiaccio): la sua pattinata ha così strappato alla giuria il miglior punteggio tecnico della sua carriera, punteggio che a fine giornata ha sancito non solo il suo quarto posto di categoria ma anche l’ingresso nella squadra nazionale.

Delle prove di Micol Cristini, quindicenne di Urgnano, ancora in età junior, ma senior già da alcuni anni - recentemente quarta alla sua prima gara internazionale in categoria senior a Zagabria - ci sarebbe molto da dire: la sua performance racchiude infatti la spietatezza e la beltà di questa disciplina, dove il gesto tecnico vale quanto la gestione e la tenuta mentale. Dopo uno short che la vedeva in terza posizione, davanti a nomi storici ed importantissimi, ha disputato un free program sin da subito macchiato da un errore che gli ha impedito di svolgere la prova con la sua solita eleganza e grazia. I suoi campionati si son quindi conclusi con una sesta posizione.

Nel pattinaggio a coppie, abbiamo invece assistito ad un emozionante esordio della coppia costituita dalla bergamasca Giulia Foresti e Luca Demattè, per la prima volta insieme, dopo le autunnali vicissitudini portatrici per entrambi di un cambio partner. I due hanno ottimamente figurato con un terzo posto, il cui peso specifico ha il sapore di oro, se andiamo a considerare la loro giovane età - in due non arrivano infatti a 37 anni! - e che sul più alto gradino del podio comparivano Stefania Berton e Ondrej Hotarek.

Di certo lo spettacolo che il pubblico - ahimè, scarso - presente all’interno del Meranarena ha potuto apprezzare ed assistere, non é limitato ai soli atleti citati poc’anzi ma é stata una costante caratterizzante l’intera manifestazione. Comprenderete quindi il mio dispiacere nel comparare tribune semi deserte ad affollatissime bancarelle distanti solo qualche centinaio di metri: per quella folla, un’ occasione persa per meravigliarsi e per gli atleti il dispiacere per l’assenza di meritati, meritatissimi,applausi.

Mi conforta però sapere che si stia parlando di pattinaggio artistico: gli artisti veri - come quelli visti sul ghiaccio meranese - dedicano la propria vita alla propria passione, non certo o non solo per gli applausi, ma per l’emozione provata ogni qual volta, pattini ai piedi, disegnano il ghiaccio, disegnano l’aria.

Alessandro Pelicioli

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