Dieci anni dopo Pippo, a Bergamo arriva un altro Inzaghi. E se Simone farà anche solo la metà dei gol del fratello, l’Atalanta è a posto. Oggi arriverà anche l’annuncio. Simone Inzaghi, è dell’Atalanta. La trattativa s’è conclusa ieri all’ora di cena. C’è l’accordo con la Lazio, c’è quello con il giocatore. Si tratta di un prestito secco, dunque non ci saranno diritti di riscatto a favore della società nerazzurra. L’Atalanta si accollerà per intero l’oneroso stipendio dell’attaccante piacentino, si parla di circa un milione di euro.
Inzaghino ha scelto Bergamo e l’Atalanta per rilanciarsi. E lo ha fatto con l’entusiasmo di un ragazzino e con la ferma intenzione di tornare quel giocatore capace di segnare quattro gol in una sola partita di Champions League (nel 5-1 all’Olympique Marsiglia), impresa realizzata solamente da altri cinque giocatori (Van Basten, Van Nistelrooy, Schevchenko, Prso e Puskas) nella storia della massima competizione europea. Era il 14 marzo 2000, da allora sono passati sei anni e mezzo e un’infinità di guai fisici che ne hanno condizionato pesantemente la carriera.
Negli ultimi due anni ha collezionato solo dodici presenze, tutte a partita in corso per un totale di 145’ complessivi (recuperi esclusi). Proprio gli infortuni sono stati il suo tallone d’Achille, ma da Roma assicurano che quest’anno è partito bene, tanto da essere inserito da Delio Rossi nella lista Uefa per i preliminari di Champions. Inzaghi, a 31 anni suonati, ora vuol dire basta con la sfortuna e per farlo ha scelto la città dove il fratello è esploso. «Sono contentissimo di arrivare all’Atalanta» ha detto ieri sera Inzaghino, dopo l’ultima capatina nella sede della Lazio. A Bergamo arriverà domani, giovedì mattina farà il suo primo allenamento con i compagni di squadra che saranno reduci dalla trasferta di Ascoli, domenica potrebbe fare già il suo esordio con l’Atalanta, al Comunale, proprio contro quel Parma che in precedenza l’aveva cercato ed era stato ad un passo dall’ingaggiarlo.
(28/08/2007)
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