Sabato 30 luglio a Torino all’età di 89 anni si è spento Vittorio Schiavi, una delle bandiere del calcio atalantino (nella fotografia in piedi di fianco all’allenatore). Aveva vestito la maglia nerazzurra dal 1935-36 al 1948.
Il nome di Vittorio Schiavi è legato al quinto posto in serie A - il miglior piazzamento di tutti i tempi nella massima serie - un record che resiste dal 1948. La formazione recitava: Casari; Manente, Citterio; Mari, Todeschini, Schiavi; Fabbri, Cominelli, Astori, Miglioli, Korostolev (o Randon).Nato a Clusone il 19 aprile 1916, ha giocato nell’Atalanta dalla stagione 1935/36 fino al 1947/48, realizzando anche 18 reti in undici campionati (nel 1944 i tornei erano stati sospesi per la guerra). L’ex mediano nerazzurro - attaccato alla sua terra e alle sue radici - ha vissuto a Clusone durante tutta la sua carriera calcistica e poi fino agli anni Sessanta. Successivamente si è trasferito per una ventina di anni a Torino, dove vive la sua unica figlia. Nel 1981 è tornato a Clusone rimanendo fino a un paio di anni fa prima di tornare nuovamente in Piemonte dalla figlia. Dalla Bergamasca comunque non si è mai staccato e periodicamente rientrava. La salma di Vittorio Schiavi arriverà lunedì 1 agosto a Clusone per essere tumulata nella tomba di famiglia.
(31/07/2005)
© RIPRODUZIONE RISERVATA