Se l’Atalanta non facesse mercato
i tifosi sarebbero comunque contenti

In linea teorica se l’Atalanta si disinteressasse del mercato incontrerebbe ampi consensi della tifoseria.

Del resto chi non farebbe salti di gioia nel veder confermata una rosa di giocatori collocata al quarto posto della classifica e con in tasca il prestigioso biglietto per accedere ai quarti di finale della Champions? Naturalmente sempre con la guida tecnica di Gian Piero Gasperini, a sua volta blindato con triple catene di acciaio imperforabile. Seguendo un simile copione, il consolidato «mago» delle trattative Giovanni Sartori (dandolo pure lui inamovibile da Zingonia) dovrebbe pertanto limitarsi a operazioni di secondo livello.

A meno che non si opti per una politica di ulteriore potenziamento dello stesso organico. In tal caso da salutare con enfasi le voci di possibili rientri a casa dei centrocampisti Jack Bonaventura e Riccardo Montolivo, ambedue svincolati dal Milan. Sempre parlando di pedine importanti per rafforzare la rosa buttiamo lì il nome di Matteo Pessina, ventitreenne monzese che - in prestito all’Hellas Verona - sta furoreggiando nell’undici allenato da un Ivan Juric che orgogliosamente si dichiara allievo proprio del Gasp.

Ma alla base del discorso proposto in apertura non ci sarebbe alternativa alla conferma dei titolarissimi a partire dagli attaccanti Gomez, Ilicic, Zapata senza dimenticare Gollini, Gosens, Freuler, Muriel e via dicendo, giocatori ai quali non mancano appetitose richieste e proposte provenienti da ogni parte del pianeta.

Arturo Zambaldo

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