Scommesse, 22 indagati «bergamaschi»
Tredici partite fra Atalanta e AlbinoLeffe

Oltre al caso Crotone e Colantuono c’è un oceano scuro già conosciuto a Bergamo nell’inchiesta sul calcioscommesse.

Doni, Conte, i soliti noti e un bel carico di guai: 22 indagati a vario titolo, tredici partite sotto la lente, tra Atalanta e AlbinoLeffe, quasi tutte già balzate e rimbalzate da un fascicolo all’altro.

La Procura di Cremona ha calato il sipario passando virtualmente la palla avvelenata alla fase del giudizio. Tra primavera e autunno, con l’udienza preliminare e l’eventuale processo penale.

I bergamaschi (di nascita o ex Atalanta o AlbinoLeffe) vanno dalla A di Paolo Acerbis alla S di Beppe Signori. A loro la Procura di Cremona ha inviato (o invierà) la notifica di chiusura delle indagini preliminari. In cima all’elenco, per gravità dei fatti contestati, restano Beppe Signori e Cristiano Doni. Per loro, insieme a Mauri, c’è lo spauracchio dell’associazione a delinquere.

Ci sono poi i seriani già coinvolti nel filone sportivo della vicenda, Acerbis, Bergamelli, Bombardini, Caremi, Conteh, Garlini, Joelson, Narciso, Passoni, Previtali, Ruopolo, Gigi Sala, Mattia Serafini. Non tutti sullo stesso piano, alcuni in attesa di uscire dalla lista.

Per ora con loro figurano l’ex portiere Matteo Gritti, il bookmaker Andrea Gaiti, il giocatore della Spal Massimiliano Longhi, il trasportatore Vittorio Gatti e Guido Marilungo, citato nelle indagini come vice-Doni nella gara combinata di Ascoli. Nel «listone» anche Colantuono e Zamagna, ma questa è un’altra storia.

La storia delle partite-misfatto è la sintesi di quattro anni di patemi. Ascoli, Piacenza, Padova sono le tre note tappe del Calvario atalantino, ma oltre a Crotone nelle pagine di Cremona figurano anche la presunta doppia combine col Livorno, nel novembre 2010 in campionato (0-2) e nell’ottobre 2010 in Coppa Italia (0-1, solo tentata), e un tentativo andato in fumo di alterare il «derby» con l’AlbinoLeffe del maggio 2011, svanito per il no di Doni alla richiesta degli «zingari» di un accordo coi seriani tramite il mediano bluceleste Passoni.

Rispetto all’Atalanta, l’AlbinoLeffe è messo peggio. Dalla partita con la Lazio di Coppa Italia del novembre 2010 alla gara col Siena, nelle pagine della Procura c’è parte della combine contestata dalla giustizia sportiva e qualcosa di nuovo, il tentativo fallito col Sassuolo nel ko in Emilia (0-1) per la richiesta di «pagamento» anticipato di un giocatore bluceleste. L’AlbinoLeffe perse, ma non ci fu combine.

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