«Atalanta, Roma un test fondamentale»
Muriel ha la tonsillite, resta a casa

«Ci aspettano partite importanti, cercheremo di fare il massimo in tutte. Ma intanto pensiamo alla Roma. Per noi sarà un test fondamentale, anche in vista dello Shakhtar, in considerazione anche del fatto che tatticamente sono due squadre che si assomigliano molto».

Così il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in vista del match di mercoledì sera in casa della Roma. Dopo il pareggio in extremis contro la Fiorentina, gara complicata per i nerazzurri che poi affronteranno il Sassuolo e in seguito saranno chiamati a riscattare con gli ucraini (lo scorso anno allenati proprio da Fonseca oggi sulla panchina giallorossa) la pensante sconfitta di Zagabria. Ci sarà tempo per pensarci, Gasperini ora è concentrato sulla Roma che precede la sua squadra di un solo punto, anche se siamo solo alla quinta giornata ed è ancora presto per farsi un’idea precisa sul proprio campionato e su quello delle rivali. «La classifica in questo momento non è ancora indicativa. Di sicuro sarà un confronto importante anche per capire le ambizioni future» dice Gasperini.

«La Roma sta facendo bene e ha una sua identità di gioco precisa - ha proseguito il tecnico dell’Atalanta -. Noi siamo ancora in una fase in cui bisogna cercare di migliorare. In campionato comunque abbiamo sempre fatto delle buone prestazioni». Contro la Fiorentina il ko è stato evitato negli ultimi minuti nonostante il doppio svantaggio. «Il fatto di recuperare le partite nel finale, penso sia una nostra caratteristica ed è sicuramente un valore, perché ci ha portato punti pesanti», ha spiegato Gasperini.

Aggiornamento dall’infermeria: «Muriel ha la tonsillite, deve restare a casa. Speriamo di recuperarlo per sabato». Inevitabile il rientro da titolare di Ilicic: «Possono esserci altri avvicendamenti, ma sempre e solo finalizzati a potersela giocare al meglio. In questo momento abbiamo molti giocatori equivalenti» aggiunge il tecnico nerazzurro. Che ragiona su uno scorcio di stagione in cui i suoi vanno sempre sotto: «Non può essere un caso se andiamo sempre in svantaggio, come non sono casuali le nostre rimonte tranne la sconfitta col Torino e quella di coppa a Zagabria senza segnare. Siamo ancora in una fase dove si cerca una definizione di sé: per migliorare è necessario».

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