Ritiro da Champions tra scherzi e karaoke
Le curiosità dei 12 giorni a Clusone

Cerimonia di iniziazione per i nuovi e per i giovani: la prova di canto. Gollini il più amato dai bambini.

Un ritiro da Champions nella città più bella del mondo. Erano state le parole con cui Antonio Percassi aveva presentato il ritiro estivo precampionato dell’Atalanta nella «sua» Clusone. La città baradella ha risposto presente: da venerdì 12 a martedì 23 luglio, dodici giorni ad alto tasso di atalantinità con record di presenze ad ogni appuntamento aperto al pubblico, senza contare l’accoglienza entusiastica di giovedì 11 luglio con un vero bagno di folla di famiglie e bambini, di quelli che piacciono tanto al presidente nerazzurro.

E i giocatori? Nella serata di lunedì, secondo un’abitudine molto di moda tra le squadre di serie A in questi tempi, i nuovi arrivati e i giovani aggregati alla prima squadra sono stati sottoposti ad una cerimonia di «iniziazione» da parte del resto del gruppo: la prova di canto, in piedi sulla sedia all’ora di cena nell’albergo di Castione della Presolana, con i veterani Masiello e Gomez agli estremi della tavolata. Dalla Macarena ballata da Okoli e Colley all’inno di Mameli del 2002 Traorè passando per «Ai se eu te pego!» del brasiliano Ibanez sulle note del connazionale Michel Telò.

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