Remer Treviglio, capitan Pecchia saluta
Il giovane talento ha firmato per il Cantù

Bocche cucite sulla rosa dei candidati chiamati a colmare il posto lasciato dal giocatore più acclamato dalla tifoseria del PalaFacchetti.

Una perdita importante, ma il volo nella massima divisione nazionale è irrinunciabile. Dopo tre campionati di fila il capitano della Remer, Andrea Pecchia, 21 anni, milanese, guardia-ala di 197 centimetri d’altezza, ha firmato per Cantù, uno dei team più blasonati del pallone a spicchi italiano. Un addio da tempo nell’aria, figlio della strepitosa stagione sportiva disputata a Treviglio. In tre annate coach Adriano Vertemati ha fatto di lui un atleta in grado di acquisire gradualmente quelle qualitative caratteristiche che lo hanno posto presto all’attenzione delle dirigenze dei sodalizi che vanno per la maggiore. Ai riconosciuti pregi tecnici, Pecchia aggiunge un «animus pugnandi» tale da renderlo spesso e volentieri immarcabile da parte degli avversari di turno. Senza contare che, in virtù di una invidiabile anagrafica carta d’identità, dispone, a detta degli addetti ai lavori, di ulteriori margini di miglioramento.

In ogni caso la politica della Remer è inossidabilmente questa: quella cioè di veder maturare i baby di razza per poi rilasciare regolare passaporto per vette di maggior prestigio. Da qui, adesso, il via degli operatori di mercato (capeggiati dal general manager Euclide Insogna) per provvedere a un’adeguata sostituzione di Pecchia. Come al solito dal sodalizio della Bassa bergamasca bocche rigorosamente cucite sulla rosa dei candidati chiamati a colmare il posto lasciato dal giocatore più acclamato dalla tifoseria del PalaFacchetti.

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