Remer, superare Roseto
per risalire la classifica

Remer e Roseto, appaiate in zona a rischio nella classifica della terza divisione nazionale, si sfidano domenica al PalaFacchetti (pronti-via alle 18). Posta in palio, dunque, che vale il doppio per entrambe. Ai trevigliesi il compito di approfittare del fattore campo e dello spessore piuttosto modesto degli avversari.

Remer, graduatoria a parte, dispone invece di un organico di ben altra collocazione. Se il bilancio, sin qui, piange (5 vittorie, 6 sconfitte) è anche perché coach Adriano Vertemati ha avuto a che fare con l’assenza per un mese del monumentale-mangiacanestri Marino e col tempo necessario per sopperire all’odissea-Gadson. Ma da adesso basta attenuanti e il blitz della scorsa settimana a Reggio Calabria (75-65 il finale) ha ridato morale e fiducia.

Remer, quindi, di nuovo al gran completo e spetterà all’allenatore gestire al meglio sul parquet i titolari che vanno per la maggiore. E tra questi è il caso di insistere su “bomber” Carnovali sul quale addetti ai lavori di club importanti hanno già puntato, ragionevolmente, gli occhi. Sicchè il nostro allenatore potrà alternare, a cuor leggero, sul parquet sette pedine vale a dire, Rossi, Marino, gli stranieri Krstovic e Kyzling, Ihedioha, Alessandri e il citato Carnovali. Se poi il confronto con Roseto dovesse risultare ancor più agevole del previsto spazio a De Paoli e ai baby Flaccadori e Spatti. Roseto è reduce dal Ko di Agrigento dove ha subito un passivo addirittura di trenta lunghezze (62-92).

PER VIVIGAS E COMARK SFIDE AGEVOLI

In quarta serie la Vivigas ospiterà a Costa Volpino (domenica, ore 18) lo Spilimbergo, relegato nei bassifondi della graduatoria. Per il tem di Crotti urge tornare al successo dopo i precedenti flop tutt’altro che annunciati. Tra le mura amiche (domenica alle 18,30, palazzotto di via Statuto, a Bergamo) la Comark se la vedrà con il fanalino di coda Calolziocorte. Posta in palio, quanto meno sulla carta, già in tasca per i cittadini, in serie positiva da un paio di turni. Il motto “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” vale comunque la pena non dimenticarlo.