Remer, sfida testacoda a Piacenza
Un sinonimo di vittoria annunciata

Lasciamo, eventualmente, sostenere a dirigenza e a staff tecnico della Remer che l’impegno di sabato sera con il fanalino di coda Piacenza nasconde più di un’insidia. A smentire ogni scaramantica considerazione di parte sono le inconfutabili cifre.

Piacenza nelle quattordici gare sin qui disputate ne ha vinte la miseria di tre. Viceversa la Remer se ne è assicurate la bellezza di dieci. Un bottino che le ha consentito di raggiungere la vetta sia pure in compagnia di Ravenna, Reggio Calabria e Treviso. Poi, certo, se tutti i giocatori scenderanno sul parquet del palasport emiliano (pronti via alle 21) senza aver smaltito l’eventuale cenone di capodanno allora qualche rischio di mancato blitz potrebbe anche essere ipotizzabile.

Conoscendo, però, la professionalità dell’intero gruppo ci sentiamo proprio di fugare qualsiasi dubbio in materia. Il nostro certificato ottimismo, che rasenta, consentiteci il realismo, trova conferma nella smagliante condizione di forma di capitan Rossi e compagni in aggiunta alla valutazione di avversari che oggi come oggi sono tra i maggiori candidati a retrocedere nella serie cadetta. Considerata, poi, la vicinanza da Treviglio la Remer si avvarrà del sempre utile sostegno di un numero considerevole di supporter in grado, così, di non lasciare agli avversari di turno nemmeno il fattore campo.

Ennesimo dato positivo è che coach Adriano Vertemati (in cima alla lista tra gli appetibili per il grande e meritato salto a fine stagione) disporrà dei dieci titolari, vale dire, Carnovali (ormai punto fermo nel quintetto base, altro che ritenerlo unicamente uno «specialista») Marino, Rossi, Kynzlink, Gaspardo, Turel, Sabatini, Marusic, Slanina e Beretta (Pasqualin). Al completo pure Piacenza.

Arturo Zambaldo

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