Remer ridimensionata dalla capolista?
Comark con alti e bassi preoccupanti
Perso il confronto senza attenuanti con la capolista Treviso, la Remer esce razionalmente ridimensionata nella corrente regular season.
Sconfitta, comunque ipotizzata a parte, il team orobico non è mai riuscito a impensierire avversari, tuttavia, perdenti nell’andata con il considerevole passivo di nove punti. Ma allora era una Remer di ben altra caratura sia sotto l’aspetto tecnico sia atletico. E non a caso in quell’applaudito periodo i remerini avevano addirittura toccato il vertice della classifica. Non che adesso siano in caduta libera visto che occupano pur sempre il quarto posto con altre tre formazioni. Anche solo un paio di settimane or sono la squadra ci aveva fatto sognare i playoff, una volta guadagnata in anticipo l’ammissione, si pensava alla serie A2 che conta.
Un ingresso alla categoria superiore largamente meritato sul campo ma di colpo azzerato dalle a dir poco, discutibili decisioni degli organi federali. Per fortuna qualche chance di andare oltre l’obiettivo del minimo sindacale permane nonostante l’attuale posizione in graduatoria e il calendario non sembrano molto alleati. A meno che d’improvviso coach Adriano Vertemati trovi subito la ricetta ideale per ripresentare in blocco capitan Rossi e compagni delle giornate migliori.
I ricorrenti alti e bassi della Comark destano oggettive preoccupazioni. Inammissibile, del resto, che un team costruito, con adeguate risorse finanziarie, per aspirare ai posti nobili vivacchi a metà del girone. Buon per il quintetto del presidente-sponsor Massimo Lentsch che per accedere alle sfide dirette di fine aprile sia sufficiente piazzarsi ottavi. Ma nel successivo mini torneo-promozione trovandosi di fronte ad avversarie sicuramente di maggior livello le possibilità di salita nella terza divisione nazionale potrebbero ridursi in modo drastico. Meditate, gente, meditate…
Arturo Zambaldo
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