Remer: preparazione al via
tra chi vola alto e chi basso
Tema predominante, al raduno della nuova Remer, mercoledì pomeriggio al PalaFacchetti di Treviglio, ha riguardato le ambizioni del team orobico nella stagione sportiva 2013-2014. Non è comunque emersa unità d'intenti tra i presenti.
Tema predominante, al raduno della nuova Remer, mercoledì pomeriggio al PalaFacchetti di Treviglio, ha riguardato le ambizioni del team orobico nella stagione sportiva 2013-2014. Non è comunque emersa unità d'intenti tra i presenti: c'è chi ha preferito volare alto, come nel caso del vice presidente storico Paolo Luinetti, in contrasto con il confermatissimo coach Adriano Vertemati, molto più prudente.
Moderati, invece, i giocatori a partire dall'esperto Lele Rossi, al talentuoso Tomaso Marino ed al baby Diego Flaccadori, inserito per la prima volta nel roster titolare. Interessante, infine, la dichiarazione dello sponsor Antonio Repici, titolare della Remer spa. Ma procediamo con ordine.
PER LA DIRIGENZA PLAYOFF DA CENTRARE - “Anche se ci si dovrà confrontare con gli avversari – ha detto il vice presidente Paolo Luinetti - sulla carta si è allestita una formazione in grado di disputare un ottimo campionato. Vado oltre: le ambizioni di un posto nei playoff mi sembrano davvero coniugabili. Del resto sul parco-italiani non potevamo scegliere di meglio. Sulla copia di stranieri, a parlare a loro favore, sono le rispettive statistiche e ciò che si è visionato in maniera pignola attraverso i molteplici dvd”.
DIFFERENTE LA VALUTAZIONE DEL COACH - “Su quello che saprà raggiungere la squadra – ha precisato Adriano Vertemati - non è ancora il momento per esprimersi. Ripropongo e mi attengo, per adesso, a quello che si disse durante la presentazione dello sponsor (si rimarcò, allora, l'operazione salvezza - n.d.r.). Fermo restando che mi ritengo soddisfatto per i giocatori a disposizione. Nessun problema per la rivoluzione avvenuta nel mercato estivo: amalgamare a dovere i nove innesti, ribadisco, mi fa dormire sonni tranquilli”.
LA FELICITA' DEL PIVOTTONE LELE ROSSI - “Tornare a Treviglio, dopo l'assenza di quattro anni, mi riempie di gioia. Per me si tratta di un vantaggio visto che conosco come le mie tasche l'intero ambiente e quant'altro. Non vedo l'ora che cominci il campionato per poter dare alla dirigenza e ai tifosi il contributo richiestomi. Alla domanda se mi aspettavo la chiamata di un club di categoria superiore rispondo con un “no” secco”.
LA CABINA DI REGIA RIAFFIDATA A MARINO - “A distanza di un anno e mezzo eccomi ancora qui a dettare gli schemi predisposti in allenamento dall'allenatore. Peraltro mi è di ulteriore stimolo toccare con mano la costituenda Lega due-girone silver, imbottita di giocatori, italiani e stranieri che vanno per la maggiore. Sostenere, di conseguenza, che si tratta di un torneo importante e, quindi, meritevole di un abbondante seguito, mi sembra normale”.
LA PAROLA AL BABY DELLA COMPAGNIA - “È vero – ha puntualizzato Diego Flaccadori - con i miei diciassette anni sono il “bocia” del gruppo. Armato di umiltà e disponibilità cercherò di memorizzare a dovere ogni insegnamento dei compagni e naturalmente, del coach. Certo, ho alle spalle diverse presenze con la maglia azzurra delle formazioni giovanili ma altra cosa è venire inserito a tempo pieno in una rosa a questi livelli”.
SPONSOR CONTENTO DELL'IMPATTO - “Al di là degli aspetti tecnici e tattici che non mi competono - ha sottolineato Antonio Repici -: l'aver aiutato a garantire un dignitoso futuro ad un prestigioso sodalizio come appunto la Blù Basket Treviglio, rappresenta già un notevole risultato. Poi, naturalmente, se anche la squadra mi regalerà sul parquet di gioco altri traguardi mi riterrò doppiamente appagato”.
Arturo Zambaldo
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