Remer, non c’è il due senza il tre
Comark, è già sos a Orzinuovi

Sta accadendo l’esatto contrario. Al via dei campionati spettava alla Comark recitare ruoli di rilievo mentre si guardava alla Remer con qualche perplessità.

Bene, dopo tre gare la Remer sta convincendo anche i più scettici; in casa Comark, viceversa, le ferite non accennano a cicatrizzarsi. Staremo a vedere cosa accadrà domenica 19, con il team trevigliese impegnato nella dura trasferta di Reggio Calabria; non da meno, quanto a difficoltà, il team di coach Alessandro Galli che in trasferta contro Orzinuovi dovrà dire basta alla serie di sconfitte sin qui accusate.

La Remer andrà al sud forte delle due ultime vittorie, quella trotterellando con l’accreditata Ferrara seguita da quella al fotofinish con la modesta Matera. Ostacolo maggiore del prossimo turno è il certificato fattore campo etichettato da tempo il classico sesto giocatore in campo.

Se la banda dei terribili baby (sette di età media sui vent’anni) gestita dal trentatreenne Rossi e dal talentuoso Marino (27) non si lascerà condizionare dal pubblico ne potremmo vedere ancora delle belle. L’allenatore Adriano Vertemati disporrà della miglior formazione, vale dire, Carnovali, Gaspardo, Rossi, Marino, Kynzlink, Marusic, Turel, Sabatini, Slanina e Beretta. Palla a due alle 18. Reggio Calabria è candidata a recitare ruoli importanti. Due le vittorie contro Recanati, nelle Marche, e in casa con Omegna.

Arduo ipotizzare il comportamento e relativo rendimento di una Comark reduce da tre ko tutti, pressoché, inspiegabili. Gli avversari di turno, i cestisti di Orzinuovi, giocheranno al palasport di San Bonifacio (ore 18) con i favori del pronostico. Non è che per potenzialità la Comark sia sulla carta inferiore.

A coniugare, però, il bicchiere mezzo vuoto sono i film delle sfide precedenti. Rientrando con la quarta battuta a vuoto la situazione si appesantirebbe ulteriormente aprendo addirittura scenari nemmeno lontanamente ipotizzati nel corso dell’estate. Brindare al primo successo della stagione potrebbe dare il là ad un confortante rilancio.

Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA