Remer, il ritorno di Jacopo Borra
La torre alternativa a capitan Rossi

Ritorna a Treviglio, dopo circa un anno e mezzo, Jacopo Borra, il watusso torinese di 214 centimetri. Era stato ceduto, due estati or sono al Pistoia (Lega due) e girato il giugno scorso a Omegna che milita nella stessa terza categoria nazionale dove è inclusa la Remer.

Ritorna a Treviglio, dopo circa un anno e mezzo, Jacopo Borra, il watusso torinese di 214 centimetri di altezza. Era stato ceduto, due estati or sono al Pistoia (lega due) e girato il giugno scorso a Omegna che milita nella stessa terza categoria nazionale dove è inclusa la Remer. A Omegna, però, l’esuberante pivottone ha trovato poco spazio tanto che quella dirigenza ha provveduto a sostituirlo.

Per la Remer, comunque, si tratta di un acquisto di tutto rispetto specie al ricordo dell’ultima stagione disputata nella Bassa nel corso della quale si era meritato una convocazione nella nazionale azzurra sperimentale.

D’ora in poi coach Adriano Vertemati avrà a disposizione tre lunghi: l’inamovibile, quanto meno sulla carta, capitan Rossi e il giovane Gaspardo, ingaggiato un mese fa dallo Jesi. Al momento attuale delle cose, Borra è destinato ad essere l’alternativa a Rossi o se si preferisce il suo cambio, sicuramente, di lusso.

Starà a lui guadagnare il maggior numero di minutaggi sul parquet. E’ solo il caso di ricordare che prima del suo trasferimento in Toscana, Jacopone figurava titolare fisso nel quintetto allenato anche allora da Adriano Vertemati. Prima dichiarazione di Borra non appena firmato il nuovo contratto “Tra i club che mi avrebbero voluto c’era Ferrara ma alla chiamata della Remer non ho esitato un istante.

A Treviglio, del resto, avevo lasciato una dirigenza seria e un tifoseria pronta a sostenermi in ogni occasione. A Omegna avevo poche possibilità per potermi esprimere al meglio. Non vedo l’ora di contribuire agli obiettivi che la Remer si è prefissata”. E, allora, sotto come si deve!

Arturo Zambaldo

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