Remer, calendario da sfruttare
A Treviglio il Recanati, penultimo
Calendario ancora generoso nei confronti della Remer, impegnata da circa un mese nell’operazione-risalita. Dopo aver battuto il fanalino di coda Bari, i trevigliesi se la vedranno in casa contro Recanati, penultimo.
Calendario ancora generoso nei confronti della Remer impegnata da circa un mese nell’operazione-risalita. La scorsa settimana i trevigliesi se l’erano, infatti, vista con il fanalino di coda Bari (72-64 il finale) domenica 29, ospiteranno al PalaFacchetti (ore 18) la penultima Recanati unitamente a Firenze e Reggio Calabria.
Guai, dunque, non sfruttare il calendario, tanto più che in caso di vittoria il margine di vantaggio sugli stessi marchigiani aumenterebbe da due a quattro lunghezze. Ma non è tutto. La posta in palio, se centrata, rimetterebbe in corsa il team di coach Adriano Vertemati per i playoff.
Vale la pena ricordare che per accedere alle finali-promozione sarà sufficiente piazzarsi al nono posto. Per la Remer si tratterebbe, senza alcun dubbio, del minimo sindacale considerato, a maggior ragione, la modesta caratura di questa terza divisione nazionale che, salvo eccezioni, non sta traendo molti benefici dall’innesto degli stranieri.
Meno male che gli operatori di mercato orobici (Insogna e Gritti in testa) ci hanno visto bene assicurandosi la premiata copia Marino-Rossi, equamente etichettati all’unanimità gli «americani» di casa nostra. Non rimane, comunque, che sperare in un miglior apporto del serbo Krstovic fino a questo momento più o meno al pari del non convincente Usa Gadson.
La lieta sorpresa della regular season si chiama Tommaso Carnovali, la ventenne ala milanese, dotata di un’eccezionale mano calda (le sue triple mozzafiato hanno già consentito alla Remer di festeggiare più di un risultato). Concedergli adeguati minutaggi sul parquet, a questo punto, diventa oltremodo rigoroso. Una volta affrontata Recanati, la squadra bergamasca concluderà il girone di andata affrontando in trasferta il Torrevento Bnb, avversario di medio livello.
Arturo Zambaldo
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