Sport / Bergamo Città
Venerdì 12 Aprile 2019
Razzismo, violenza e scambi di persona
Il weekend di follia del calcio giovanile
È stato un fine settimana davvero caldo (con appendice al lunedì...), a livello disciplinare, quello vissuto sui campi del calcio giovanile bergamasco.
Il giudice sportivo della Delegazione provinciale ha dovuto emanare una lunga serie di provvedimenti a carico di ragazzi di ogni categoria, colpevoli di comportamenti censurabili nei confronti di arbitri e avversari.
Nel campionato Juniores, un giocatore della Libertas Casiratese è stato squalificato per 11 gare dopo la partita con l’Acos Treviglio (gara di recupero giocata lunedì 8 aprile in serata), perché «si rivolgeva al direttore di gara, per ben due volte, con espressione discriminatoria di carattere razziale, colpendo poi un avversario con un pugno, ma di lieve entità, senza conseguenze fisiche». In realtà, è certo che le parole incriminate non fossero rivolte all’arbitro, bensì a un avversario con cui erano scoccate scintille (entrambi sono stati espulsi): «Il mio giocatore – ha dichiarato l’allenatore della Libertas, Santo Foglio – è stato provocato con frasi forti e un calcio, così ha reagito in maniera scomposta. Non lo giustifico, però è evidente la disparità di giudizio fra i provvedimenti presi, visto che all’avversario sono state inflitte solo due giornate».
«Purtroppo – osserva il direttore sportivo dell’Acos, Pietro Rossoni – questi episodi non sono rari sui campi di calcio, come possiamo leggere dai comunicati e dalle notizie di cronaca. Quando si manifestano a livello giovanile spiace ancora di più, per ovvi motivi».
Un altro Juniores, del Casazza, è stato fermato fino al 26 maggio 2020 (più di un anno, quindi) per la reazione avuta alla notifica dell’espulsione, con tentativo di colpire l’arbitro con una testata e altri atteggiamenti minacciosi e ingiuriosi. Nella categoria Allievi Under 17, un ragazzo della Real Calcinatese dovrà star fermo fino al 18 ottobre: anche in questo caso vengono punite frasi razziste e irriguardose indirizzate all’arbitro. Anche fra i Giovanissimi Under 14 è stato necessario usare la mano pesante, nella fattispecie la squalifica fino al 1° febbraio 2020, che ha colpito un giocatore della Forza e Costanza, il quale ha apostrofato l’arbitro con espressioni blasfeme e insulti, accompagnati da un paio di sputi.
«Ha espulso lui, non me»
Hanno tentato di ingannare e il giudice sportivo li ha puniti. Vincenzo Belotti e Massimo Rizzi, dirigente e allenatore della squadra Giovanissimi Under 15 della Cividatese, dovranno ora star fermi fino al prossimo 30 novembre: questo perché al termine della partita – caratterizzata dall’espulsione di mister Rizzi – i due hanno cercato di confondere il direttore di gara e convincerlo di aver scambiato l’allenatore con il vice allenatore, arrivando a fornire false identità prima di venire smentiti documenti alla mano. «Condotta degna di censura», secondo il Giudice, che li ha dunque fermati per quasi 8 mesi (compresa l’imminente sosta estiva).
© RIPRODUZIONE RISERVATA