Sport / Valle Brembana
Mercoledì 10 Settembre 2014
Raimondi: rinnovo del contratto?
Corro a piedi da S. Giovanni Bianco
«Se si parla di corsa per il rinnovo del mio contratto parto subito da San Giovanni Bianco (suo paese di origine, ndr) e con le mie gambe raggiungo Zingonia a tempo di record: per me non è affatto un problema».
«Se si parla di corsa per il rinnovo del mio contratto parto subito da San Giovanni Bianco (suo paese di origine, ndr) e con le mie gambe raggiungo Zingonia a tempo di record: per me non è affatto un problema».
È Cristian Raimondi a prendere la palla al balzo in risposta a «Raimondi rimarrà all’Atalanta finchè correrà», frase pronunciata da Antonio Percassi, lunedì scorso, a «TuttoAtalanta» su Bergamo Tv.
È l’ennesima conferma di quanto il jolly nerazzurro tenga a rimanere, il più a lungo possibile, a disposizione di Stefano Colantuono. Del resto già al suo ritorno a Bergamo di tre estati fa, Raimondi aveva ripetuto fino alla noia che finalmente vedeva realizzato il classico sogno con la «S» maiuscola della carriera.
Da «figlio di Zingonia» quale orgogliosamente da sempre si ritiene, per diverse circostanze, in precedenza no era riuscito a indossare la maglia nerazzurra della rosa titolare. E dal suo rientro a casa ha dimostrato che chi aveva fortemente caldeggiato l’acquisto (tra questi Colantuono) non doveva pentirsene per nessun motivo al mondo.
Generosità e disponibilità in campo, dirittura morale e vita da atleta nella vita di ogni giorno, sono state le ineccepibili qualità sventolate subito a destra e a manca. Da qui l’immediato feeling con i tifosi tanto da risultare, di colpo, tra gli atalantini più considerati, o se preferite amati dall’intera tifoseria e, perché, no dai media non solo locali.
Non c’è, poi, ritiro precampionato in cui Raimondi appaia in formazione al pronti via. Copione in voga pure questa volta. Un problema per Raimondi? Nemmeno per scherzo, tanto poi il fluidificante è sempre riuscito a ritagliarsi una parte importante della stagione come protagonista sul manto erboso. L’importante è che l’atletismo e l’inesauribile impegno agonistico di Raimondi continuino a dettare, inesauribilmente, legge. Non è, comunque, il caso di dubitarne: per rifarci alle parole del presidente in nerazzurro lo vorremmo blindare in pianta stabile. Chi non è d’accordo alzi la mano….
Arturo Zambaldo
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