Raimondi: «La concorrenza? Stimolante»
Per la Juve «tutti carichi al punto giusto»

Del resto Cristian Raimondi, 34 anni, bergamasco doc della Valle Brembana, aveva già «messaggiato» la società la scorsa estate, all’indomani della firma del prolungamento di dodici mesi del contratto.

Un inequivocabile «Grazie Atalanta, ti ripagherò per la fiducia con gli interessi». E, rimessosi completamente a nuovo dopo il serio infortunio al ginocchio sin dal ritiro precampionato di Rovetta, ha così risposto, sin qui, a qualche chiamata del mister sul manto erboso.

Difensore operante sulla fascia sa che, comunque, la concorrenza nel ruolo è forte. Vedersela con Masiello, Dramè, Bellini e Conti non è, si sa, un gioco da ragazzi. Ma lui non si arrende, anzi.

«La voglia di correre e di profondere il massimo impegno agonistico –sono sue parole- mi è rimasta intatta. È il mio lavoro, tra l’altro privilegiato, e se non mi dò da fare al centodieci per cento in qualsiasi frangente le mie chanches si assottigliano di colpo». E ancora «competere con i miei compagni di squadra ha da sempre rappresentato un ulteriore stimolo».

Spostando l’argomento sull’attesa sfida di domenica prossima allo Juventus stadium con il team di Allegri, ha sottolineato: «Siamo tutti carichi al punto giusto. Stiamo attraversando un periodo sicuramente positivo e c’è la consapevolezza di poter giostrare come si deve contro chiunque. Certo, la Juventus, anche se sta faticando in questo inizio di stagione incute un particolare timore ma non per questo, ribadisco, propositi per ottenere qualcosa di positivo esistono eccome».

Ma Cristian Raimondi sarà della partita? All’allenatore, naturalmente, la decisione. Una cosa è, però, certa: il Cristian di San Giovanni Bianco (al quale la sezione del luogo del Club Amici dell’Atalanta gli ha dedicato il nome) è lì pronto a scattare alla eventuale chiamata in qualsiasi momento.