Sport
Lunedì 03 Febbraio 2014
Quelle inutili esplosioni allo stadio
E quella «vibrante protesta» in coro
Nel secondo tempo lo speaker è stato costretto ad annunciare, per due volte, la diffida a lanciare altri petardi, pena la sospensione della partita. Prima ancora c’era stata la vibrante protesta del resto dello stadio («Scemi, scemi…») .
ASSENTI Poco meno di quattromila spettatori paganti rappresentano uno dei minimi per affluenza di pubblico. E va bene che la giornata non era allettante. E che i prezzi erano tornati in linea con l’importanza della partita, essendo il Napoli la terza in classifica. Non vorremmo però trovarci nei panni degli assenti ad una partita che si racconterà ai nipotini, davanti al camino nelle sere d’inverno, calcando un po’ i toni. E descrivendo come impenetrabile la difesa napoletana.
BOMBONI Nel secondo tempo lo speaker è stato costretto ad annunciare, per due volte, la diffida a lanciare altri petardi, pena la sospensione della partita. Prima ancora c’era stata la vibrante protesta del resto dello stadio («Scemi, scemi…») mentre gli scoppi avevano frantumato un tabellone pubblicitario e ferito alla mano un operatore tv. E questi erano stati lanci della curva atalantina. Appena finito l’annuncio dello speaker, ecco due petardi scoppiare nel settore ospiti, quello dei supporter napoletani con parecchie, gemellate, presenze genoane. Strano: nonostante la proverbiale tirchieria ligure, nella circostanza non si sono voluti risparmiare.
CERVANTES Il portiere spagnolo del Napoli si chiama Reina che, nella sua lingua, significa regina. Un celebre ristorante nel centro di Madrid, per capire, si chiama la «Paella de la Reina», cioè la specialità migliore che possa capitarvi. Sul primo gol, a dire il vero, più che un piatto tipico di riso e pesce, al portierone spagnolo è riuscita una frittata. Ma poco ha potuto fare sul secondo e terzo dove Denis e Maxi sono sembrati Don Chisciotte e Sancio Panza. E i suoi difensori i mulini a vento.
DIALETTO Qualcuno deve aver tradotto a Rafa Benitez i numeri in bergamasco. Non si spiega altrimenti la decisione di non schierare Marek Hamsik. Pare infatti che potesse sopportare di prenderne Ham-ü, anche Ham-du, o Ham-trì com’è capitato, ma mai nella vita Ham-quàter o, peggio ancora, appunto Ham-sik.
LOOK Scatenato in panchina, come al solito, Stefano Colantuono, a difesa del suo capolavoro tattico di ieri. Nella ripresa ha cambiato il giaccone scuro impermeabile e s’è presentato con un giubbetto grigio e maniche di camicia. Ma è durato poco perché, dopo qualche minuto, le maniche sono diventate blu. Poi è apparso un cappellino blu, sparito subito dopo. Insomma, una sequela di cambi di look da navigato indossatore che stavolta se l’era proprio meritata. La passerella.
SOLUZIONE Davvero imbarazzante la prestazione del portiere madrileno e della sua difesa. E Benitez, considerando che aveva già fatto scelte coraggiose in attacco, lasciando in panca Hamsik, Higuain e Jorginho, avrebbe potuto allargare il giro e mettere in porta l’esperto monzese Colombo e, a protezione, il promettente difensore brasiliano Uvini. Sarebbe stato l’Uvini di Colombo.
TESTATA Botta violenta tra Yepes e Consigli in area. Al portiere viene applicata una fasciatura intorno alla testa che non gli impedirà, poco dopo, dianticipare Zapata. Gridolini di gioia per le ammiratrici del nostro Andrea. È stata un’uscita con-turbante.
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