Sport / Valle Seriana
Lunedì 25 Novembre 2013
Premio Mangiarotti a Caironi
«Fulgido esempio di positività»
«Sono davvero felice che il Premio internazionale Edoardo Mangiarotti sia stato assegnato a Martina Caironi». L’ha sottolineato Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani.
«Sono davvero felice che il Premio internazionale Edoardo Mangiarotti sia stato assegnato a Martina Caironi». L’ha sottolineato Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani, partecipando alla cerimonia di conferimento del riconoscimento a Palazzo Lombardia.
Presenti in sala, la consigliera regionale Lara Magoni, numerosi presidenti di federazioni e dirigenti sportivi, rappresentanti del Coni e direttori di giornali e televisioni.
LA NUMERO UNO È BERGAMASCA - Il premio è stato assegnato a Martina Caironi, 24 anni, atleta paralimpica di Alzano Lombardo (Bergamo). Menzioni d’onore per Claudia Banchelli di Sesto Fiorentino (Firenze), per il milanese Matteo Bonato, Ana Beatriz di Rienzo Bulcao e Ilaria Stefanini di Bagno a Ripoli (Firenze).
EDOARDO MITO OLIMPICO - «Come Edoardo, che era un mito per me quando sognavo le Olimpiadi - ha detto l’assessore -, la bergamasca di Martina Caironi è un esempio per tanti atleti. Ha già vinto un oro olimpico alle Paralimpiadi di Londra sui 100 metri, i titoli mondiali dei 100 e del salto in lungo e le auguro di continuare su questa strada, come fulgido esempio di positività e amore per la vita».
VALORE UMANO E TENACIA - «Martina - ha sottolineato l’assessore - ha avuto la meglio all’interno di un lotto di 85 candidature e sono contento di vedere riconosciuti il suo valore sportivo e umano, ma anche la sua tenacia, con questo premio che ricorda il grande lombardo Edoardo Mangiarotti, quarto atleta più medagliato ai Giochi olimpici al mondo e il primo a livello nazionale».
UN FULGIDO ESEMPIO - «Regione Lombardia - ha concluso Rossi - è sempre al fianco dei suoi atleti e sta attuando politiche sempre più incisive per la promozione dello sport, anche tra i disabili, di cui oggi Martina, con il premio Edoardo Mangiarotti, diventa un chiaro esempio da seguire».
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