Prandelli resta in Nazionale
Due anni ancora, fino al 2016

Cesare Prandelli allenatore della nazionale anche oltre il Mondiale. Per altri due anni. Il ct azzurro e Giancarlo Abete hanno raggiunto un accordo di massima, e sono a un passo dal rinnovo del contratto .

Cesare Prandelli allenatore della nazionale anche oltre il Mondiale. Per altri due anni. Il ct azzurro e Giancarlo Abete hanno raggiunto un accordo di massima, e sono a un passo dal rinnovo del contratto che confermerà l’attuale ct alla guida della Nazionale fino agli Europei del 2016.

«Per me è un grandissimo orgoglio che la Federcalcio mi abbia proposto un rinnovo biennale a prescindere da tutto», il primo commento di Prandelli, che a fronte di questa proposta di Abete ha detto sì. «Ho dato la mia massima disponibilità. Il progetto? Dobbiamo entrare nei dettagli. Diciamo che il progetto comincia ora», la chiosa del ct. Manca nero su bianco, insomma. Ma il sì reciproco non è solo una dichiarazione di intenti.

Nei giorni scorsi, il presidente della Figc Abete (oggi in viaggio per il Kazakistan dove prenderà parte fino a venerdì ai lavori dell’Esecutivo e del Congresso Uefa) e Prandelli si sono incontrati e hanno raggiunto un accordo che verrà perfezionato nelle prossime settimane. Abete ha condiviso la scelta del rinnovo con il presidente del Club Italia Albertini e con il direttore generale Valentini e illustrerà termini e portata del contratto al Consiglio federale.

Un contratto biennale, per reciproca volontà delle parti: da un lato, garantirà il lavoro di Prandelli fino agli Europei del 2016 a prescindere dal risultato dei prossimi Campionati del Mondo; dall’altro, resterà in vigore fino alla scadenza del mandato presidenziale di Giancarlo Abete.

Con la Federazione e con il Club Italia, Prandelli concorderà il programma tecnico della Nazionale, con l’obiettivo di armonizzare al meglio il calendario di gare ufficiali e amichevoli e più in generale la preparazione della squadra, attraverso una sempre più stretta collaborazione con la Lega di serie A e la Lega di Serie B. Dopo aver più volte parlato di nostalgia del lavoro di tutti i giorni, Cesare Prandelli si è via via nei mesi convinto ad accettare gli attestati di stima spesso ribaditi da Abete. Purché il tutto fosse legato a un «progetto condiviso».

«Ma se non trovo l’accordo, rimarrò fermo perché il Mondiale è troppo importante», aveva anche aggiunto il ct. Viste le premesse, è stato naturale da parte di Prandelli dire sì all’offerta di un biennale avanzata dal presidente nei giorni scorsi. Anche per fermare le voci insistenti sul suo futuro, e parlare con più serenità del «progetto». Ora l’accordo c’è, Figc e Prandelli si sono dati appuntamento per perfezionarlo.

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