Percassi: «I 5 anni una lunga volata
E de Roon mi ricorda Stromberg»

C’è un’aria nuova, nel settembre di Antonio Percassi. Perché il bilancio dei suoi cinque anni da presidente è positivo e al contempo stuzzicante per gli scenari che spalanca.

Un’idea globalizzata dell’Atalanta, dal vivaio al Bortolotti contro avversari da Champions; la voglia di festeggiare lo stadio ristrutturato con una pennellata d’azzurro; la squadra da scoprire: de Roon che ha tutto per diventare il nuovo Stromberg, Gomez che vale 10 gol e farebbe la differenza, la nuova difesa che lo induce all’ottimismo: caleremo del 10-15% il numero di gol subiti.

Presidente, sta per cominciare il suo 6° anno. Come giudica i primi 5? «Come una volata continua, infinita. La promozione, il record di punti dal -6, salvi dal -2, il record di vittorie, la salvezza. È stato bello. Una grande esperienza. Adesso abbiamo capito l’ambiente. E ci fa piacere che l’Atalanta sia considerata un punto fermo nel calcio italiano».

Lei 5 anni fa aveva posto tre obiettivi: stabilità in serie A; squadra verde, con i figli del vivaio; Zingonia verde, perché è casa Atalanta. «La stabilità in A è l’obiettivo di ogni anno. Non si può prescindere dalla salvezza: stiamo giocando per la quinta, spero di arrivare a giocare per la decina… Ma mantenere la categoria è ogni anno più difficile: una neopromossa si salva sempre, c’è una sorpresa tra chi retrocede».

E la Figc vuole la A a 18 squadre. «Questa è tra le cose che… cercheremo di evitare. Favorisce le grandi, poi in Europa vincono le spagnole, con la Liga a 20… E sarà complicato definire i meccanismi di promozioni e retrocessioni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA