Per l’Atalanta mercato di riparazione
O di rafforzamento dell’organico?

Mercato di riparazione invernale o di rafforzamento? Un dubbio, a nostro avviso, sostenibile visto i copiosi movimenti di mercato in corso e quelli già portati a termine.

I 24 punti blindati al termine dell’andata e (da aggiungere a quello recente conseguito con pieno merito contro l’Inter) sembrerebbero fare a pugni con la necessità di modificare un organico andato oltre le previsioni dell’estate. Certo, l’imprevisto infortunio occorso a Carmona e la cessione lampo messicana di Moralez esigevano di conseguenza le rispettive sostituzioni.

Per il resto il motto «squadra che vince non si tocca» di solito viene rispettato dai più. Ma siccome riteniamo che gli operatori nerazzurri non vadano in controtendenza per il solo gusto di andarci siamo propensi a interpretare le entrate e le uscite con il fatidico bicchiere mezzo pieno.

Sì perché lo stratega delle trattative, Giovanni Sartori in pieno accordo con la dirigenza intera mica intendono assumere di colpo ruoli di autolesionisti per eccellenza. Anche per questo coniughiamo con occhio benevolo le eloquenti novità in materia che di giorno in giorno propongono puntualmente i media e non solo.

L’avvenuto ingaggio di Diamanti, del resto, va accolto con la dovuta considerazione. Lo stesso annunciato acquisto di una punta, al posto del probabile partente Denis, è invocato da una larga parte dei supporter. E dallo spessore o meno tecnico di chi erediterà la maglia del Tanque si potrà toccare definitivamente con mano se la nuova rosa sarà in grado di non far rimpiangere quella affidata, in un primo tempo, a mister Edy Rea. L’augurio, naturalmente, è che l’Atalanta abbia a sfatare alla grande il citato detto «squadra che vince» con quel che segue...

Arturo Zambaldo

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