Per la Caironi «solo» un argento
Non falliva un titolo dal 2011

Anche Martina Caironi è umana. Mille giorni dopo l’ultima volta (non succedeva dai Mondiali di Christchurch, in Nuova Zelanda, correva l’anno 2011), la donna bionica dello sport bergamasco non s’impone una competizione con titoli in palio.

Anche Martina Caironi è umana. Mille giorni dopo l’ultima volta (non succedeva dai Mondiali di Christchurch, in Nuova Zelanda, correva l’anno 2011), la donna bionica dello sport bergamasco non s’impone una competizione con titoli in palio.

Succede a Swansea, in Galles, teatro dei campionati europei paralimpici Ipc, dove la 24enne finanziera di Borgo Palazzo sale sul secondo gradino del podio al termine del concorso di salto lungo (categoria T 42): «Parto sfavorita, altre hanno qualcosa in più…», aveva detto Martina in sede di presentazione della sua avventura continentale, quasi profetica visto quanto è capitato in pedana.

Il titolo è infatti andato alla primatista mondiale di specialità Vanessa Low (4 metri e 24 centimetri per la tedesca).

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