Per Bergamo e Remer passo falso
Vincono Montegranaro e Verona
Passo falso di Bergamo e Remer in gara-uno dei quarti di finale per la promozione nella massima divisione nazionale. Prossimo appuntamento martedì 14 maggio, di sera, con i trevigliesi impegnati di nuovo al PalaFacchetti, i cittadini sempre nelle Marche.
Passo falso di Bergamo e Remer in gara-uno dei quarti di finale per la promozione nella massima divisione nazionale. Va detto subito che le avversarie della corrente serie, Montegranaro e Verona, vantano quintetti decisamente migliori di quelli precedenti (Mantova e Roseto degli Abruzzi). Se non altro le due rappresentanti orobiche sono riuscite a limitare il passivo sul -8 (65-57 e 77-85 i verdetti finali). Anche nel fare di presentazione dei match si era sottolineato che solo di fronte a super prestazioni Bergamo e Remer avrebbero potuto sovvertire i pronostici . Prossimo appuntamento martedì 14, di sera, con i trevigliesi impegnati di nuovo al PalaFacchetti, i cittadini sempre nelle Marche.
Inizio choc di Bergamo, che al segnale del primo quarto ha realizzato la miseria di 8 punti contro i 23 degli avversari. Esatto contrario alla ripresa delle ostilità, visto che la formazione di Dell’Agnello, messa a posto in qualche maniera la difesa e macinando un bel po’ di canestri, è andata all’intervallo lungo sul 26-36. Nel terzo e quarto tempo capitan Sergio e compagni non sono riusciti a recuperare lo svantaggio se non parzialmente. Sugli scudi (finalmente) Casella (14) seguito da Roderick, nonostante abbia totalizzato pure lui «solo» 14 punti e Fattori (13, dei quali 3 su 5 tentativi da oltre il perimetro). Solito sconfortante ritornello: senza l’infortunato Taylor c’è poco da stare allegri.
Pure la Remer, partita male, è rimasta puntualmente sotto nel punteggio. Parziali 18-27; 35-49; 51-65. Non hanno funzionato i meccanismi difensivi anche se vanno riconosciuti i meriti degli avversari, specie nei tiro dalla distanza. In doppia cifra Roberts (21) Caroti (14) e Borra (13). In panchina ma non utilizzato Pecchia. Evidentemente non è stato sufficiente l’ammirevole sostegno dell’affollata arena della cittadina della Bassa. Per entrambe le nostre avversarie, non tutto è perduto.
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