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Sabato 05 Settembre 2015
Pantani, non fu omicidio
La Procura chiede l’archiviazione
La rabbia della madre del campione: «Aspettavo questo dopo aver visto l’indifferenza del procuratore. Sentenza dura, ora inizia la guerra».
Il procuratore della Repubblica di Rimini, Paolo Giovagnoli, ha chiesto al gip l’archiviazione dell’indagine bis aperta un anno fa, per omicidio volontario, sulla morte di Marco Pantani, avvenuta il 14 febbraio 2004 nel residence «Le Rose». Lo riferiscono alcuni media. Secondo la Procura, come già anticipato nei mesi scorsi, non ci sono ombre sul decesso del «Pirata», vittima di un mix di farmaci e cocaina, ma senza coinvolgimento di terzi. Era stata la famiglia, con un esposto, a far riaprire le indagini.
«Aspettavo questo dopo aver visto l’indifferenza del procuratore. Sentenza dura, ora inizia la guerra». Così su Facebook la mamma di Marco Pantani, Tonina, commenta la decisione del procuratore capo di Rimini che con un documento di 20 pagine ha chiesto al gip l’archiviazione dell’inchiesta bis sulla morte del Pirata. Il legale della famiglia, Antonio De Rensis, che un anno fa presentò l’esposto che fece ripartire le indagini, ha annunciato una «durissima opposizione» davanti al gip e un’istanza di avocazione alla Procura generale di Bologna.
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