Olimpiadi invernali, l’ora del verdetto
Sale l’attesa: il tifo di Goggia e Moioli

Alle 18 il verdetto a Losanna per l’assegnazione dei Giochi invernali 2026 a Milano-Cortina. La sfida con Stoccolma-Aare.

Losanna, Svizzera, sei della sera. Stavolta l’Italia, riuscirà a prendersi la rivincita sulla Svezia, o 19 mesi dopo la più cocente delle delusioni (calcistiche) la beffa sarà a formato cinque cerchi? Lo sapremo tra poche ore, quelle che dividono dall’assegnazione dei Giochi Olimpici invernali del 2026. Da una parte c’è la candidatura di Milano e Cortina, dall’altra quella di Stoccolma-Aare. In mezzo il voto di 83 membri del Cio (servirà il 50% più uno dei votanti), alle prese con una partita diplomatica che anche i bookmakers inglesi annunciano sul filo dell’equilibrio.

Per le due contendenti sarà l’ultimo atto di un testa a testa che dura da otto mesi, a quasi due anni dall’inizio di una sfida che per motivi diversi ha visto sfilarsi nel tempo Sion (Svizzera), Innsbruck (Austria), Sapporo (Giappone), Erzurum (Turchia) e Calgary (Canada). L’Italia invece è rimasta in gioco nonostante qualche aggiustamento in corsa (nella candidatura iniziale c’era anche Torino) e spera di poter ospitare la terza Olimpiade invernale della sua storia (la prima fu quella di Cortina ’56). Della delegazione capeggiata da Giovanni Malagò e dal premier Giuseppe Conte, oltre ad Arianna Fontana, fanno parte anche le campionesse Olimpiche di casa nostra Michela Moioli & Sofia Goggia, definite dal presidente del Coni «le nostre ragazze d’oro».

Oggi prenderanno la parola all’interno dello Swiss Tech Convention Centre di Losanna, scenario di una doppia presentazione. A porte chiuse la mattina, aperta al pomeriggio, preludio a una votazione (elettronica) seguita il mondovisione: «Il nostro è un progetto stabile sostenibile e senza costi aggiuntivi rispetto a quelli del passato, e punta al rilancio del territorio – ha spiegato Sofia Goggia –. Nell’intervento con Michela ci passeremo la parola più volte e concluderemo con un “dreaming togheter”: sarebbe un sogno per me concludere la carriera in Italia». A sperare che capiti è anche la regina delle nevi Lindsey Vonn, che nei giorni scorsi ha spalleggiato la candidatura italiana. Ma c’è un altro pezzo di Bergamo che stasera incrocerà le lame, pardon le dita, in attesa del verdetto.

Si tratta di IceLab, club numero uno a livello tricolore (e non solo) nel mondo del pattinaggio su ghiaccio di figura, per cui l’assegnazione della kermesse a cinque cerchi potrebbe avere delle ricadute dirette: «Tra le piste che abbiamo in gestione c’è anche il Forum di Assago, dove nel progetto presentato si disputerebbero le sfide del pattinaggio su ghiaccio di figura – spiega la dottoressa Federica Pesenti, a capo del club – . A Bergamo, pur non essendo sede di allenamenti ufficiali, potrebbero arrivare fior di campioni. Per non parlare dell’impulso a livello giovanile che nei prossimi anni potrebbe avere tutto il movimento». A pensarla così anche Stelio Conti, ex cittì della nazionale di short track (sino a Torino 2006), e attuale direttore tecnico della Sport Evolution Skating. Di mezzo ci sono neve e ghiaccio, ma per tutti, le prossime, si prospettano ore decisamente calde.

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