Gasperini sugli arbitri: manca chiarezza. L’Atalanta aspetta la Lazio: «Attrezzati per una rivale di valore»

Il mister, alla vigilia della partita contro la Lazio, torna sulla sua espulsione di domenica scorsa, durante la partita contro l’Udinese, e sul Var.

L’Atalanta, rilanciata da Marassi, tra le posizioni di vertice e il Manchester United trova l’anticipo con una concorrente: «La Lazio, rivale di valore, sta crescendo e ha adottato principi di gioco diversi a cui si sta adeguando. Ma noi in casa dobbiamo far punti, senza scendere nel campo delle ipotesi: non è vero che tutte si chiudono, abbiamo perso con Fiorentina e Milan a viso aperto». Gian Piero Gasperini, 13 punti in trasferta su 18, indica la via: «Siamo attrezzati per affrontare le difficoltà. Vedi De Roon, un universale di grande completezza che per necessità s’è adattato in difesa - la premessa della vigilia -. Abbiamo carattere, qualità e capacità di reazione. Troppo pessimismo nei giudizi per un pareggio preso al 94’ con l’Udinese: con la Sampdoria ci siamo rifatti, organizzandoci a dovere anche in attacco».

Detto che la retroguardia sta recuperando gli uomini chiave («Palomino, sabato squalificato, martedì dovrebbe essere al suo posto, Demiral rientra subito e per Toloi ci vogliono più prudenza e tempo»), il cavallo di battaglia del tecnico al rientro dallo stop per la cacciata di Marinelli è il binomio tecnologia e interpretazione arbitrale: «Fatico a capire i gialli, i contrasti spesso sanzionati come fallosi, i falli di mano specie sui rigori e il VAR: non lo capiscono nemmeno i giocatori e il pubblico. Manca chiarezza, ci sono cose eclatanti in quasi tutte le partite. La parolina scappa, il quarto uomo fa il controllore e allora tocca star zitti e far finta di niente. A Genova pareva una battuta, ma sto pensando seriamente di vedermele dalla tribuna».

«Turnover» è una parolaccia che a Zingonia è meglio non circoli, ma dalla cintola in su, se non sulle corsie dove Pezzella può far tirare il fiato a Zappacosta, si respira un’abbondanza tale che l’uomo in panchina ha l’imbarazzo della scelta: «Zapata sta facendo benissimo. Muriel mercoledì non è entrato e ho scelto Piccoli: spesso è questione di condizione, ma anche di differenza tra allenamento e partita, Lo stesso discorso vale per Ilicic: a volte è solo questione di azzeccarci», osserva Gasperini. Che in attesa dello svuotamento dell’infermeria - «Pessina sta recuperando bene, ma il suo rientro prima della prossima sosta è difficile. Anche Gosens sta lavorando bene ma richiede più tempo. Djimsiti s’è rotto il braccio, deve recuperarne appieno la funzionalità» - si coccola il prossimo maggiorenne (11 dicembre) della retroguardia: «Scalvini ha qualità e attitudini importanti: il livello che potrà raggiungere dipenderà solo da lui e dalla sua evoluzione. Ha giocatori di spessore davanti: il pericolo è l’eccessiva esaltazione per il buon secondo tempo fatto con la Sampdoria. La base dell’Atalanta è il suo settore giovanile: per me non serve andare a cercare chissà chi e chissà dove. Certo, tenersi i giovani dipende anche dagli obiettivi».

Probabili formazioni di Atalanta-Lazio (si gioca sabato 30 alle 15).

Atalanta (3-4-1-2): 1 Musso; 15 De Roon, 28 Demiral, 66 Lovato; 3 Maehle, 7 Koopmeiners, 11 Freuler, 13 Pezzella; 88 Pasalic; 72 Ilicic, 91 Zapata. (31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 77 Zappacosta, 18 Malinovskyi, 59 Miranchuk, 9 Muriel, 99 Piccoli). All.: Gasperini.

Squalificati: Palomino.

Diffidati: nessuno.

Indisponibili: Djimsiti, Gosens, Hateboer, Pessina, Toloi.

Lazio (4-3-3): 25 Reina; 77 Marusic, 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi, 23 Hysaj; 21 Milinkovic-Savic, 6 Leiva, 10 Luis Alberto; 7 Felipe Anderson, 17 Immobile, 9 Pedro. (1 Strakosha, 31 Adamonis, 29 Lazzari, 4 Patric, 26 Radu, 32 Cataldi, 8 Akpa Akpro, 5 Escalante, 88 Basic, 27 Moro, 18 Romero, 94 Muriqi).

All.: Sarri.

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