Niente biglietti, ma a Bergamo i tifosi potranno assistere a Brescia-Atalanta su un maxischermo allestito al Palazzetto dello Sport. Queste le notizie dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è riunito questa mattina e al quale hanno partecipato i rappresentati istituzionali e quelli dell’Atalanta. È stato confermato che non saranno più di 2.700 i biglietti a disposizione per la trasferta e il Prefetto ha preso dunque in considerazione l’ipotesi del maxischermo, che dovrebbe essere allestito al Palazzetto dello Sport. Una prima soluzione lo prevedeva al Lazzaretto, ma l’incertezza delle condizioni atmosferiche ha fatto privilegiare la soluzione al coperto. Il Prefetto ha anche ricordato l’impegno dei capi ultras ad una giornata di tifo corretto.
(14/04/2005)
L’impegno degli Ultras: a Brescia solo tifo
Sul fronte biglietti non ci sono infatti novità e da Brescia non arriveranno più dei 2.700 tagliandi riservati ai tifosi bergamaschi. Sembra invece sfumare la possibilità di allestire un maxischermo a Bergamo.
(14/04/2005)
Vertice in Prefettura
Vista l’impossibilità di avere altri biglietti da Brescia per ragioni di sicurezza - il settore ospiti ha solo 2.700 posti ed altri spazi del «Rigamonti» non sono attrezzati per ospitare tifoserie non bresciane - si profila l’ipotesi di realizzare un maxischermo al comunale di Bergamo.
Domani mattina - 14 aprile - alle 10 in prefettura a Bergamo si terrà un vertice convocato dal prefetto Cono Federico. Si riunirà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che sarà allargato al sindaco di Bergamo, al presidente della Provincia e ai responsabili dell’Atalanta. Non è escluso che si possa parlare anche dei biglietti, ma ormai la risposta divenuta definitiva è quella dell’altro giorno: indisponibilità per ragioni di sicurezza. Nel corso della riunione si studieranno e valuteranno soluzioni alternative per i tifosi che non potranno recarsi a Brescia.
(13/04/2005)
L’appello dei due sindaci
Mentre si cerca di dissuadere i tifosi sprovvisti di biglietto di recarsi a Brescia, i sindaci di Bergamo, Roberto Bruni, e di Brescia, Paolo Corsini, lanciano un pubblico appello ai tifosi delle due squadre affinché «una partita di calcio, che deve rimanere un momento gioioso di pratica sportiva, dello sport più bello del mondo, non si trasformi invece in un evento che comporti problemi di ordine pubblico. Tra le città di Brescia e di Bergamo intercorrono storicamente rapporti di amicizia e le rispettive vicende, amministrative ma non solo, si sono spesso intrecciate e hanno prodotto in questi anni preziose e significative sinergie: una comunanza di intenti e di valori che confidiamo sappiano tradursi anche nello svolgimento della partita di domenica, dentro e fuori dal campo".
Dicono ancora Bruni e Corsini: «La partita di domenica riveste indubbiamente un significato del tutto particolare - tanto per la delicata posizione in classifica delle due squadre, quanto per la storica "rivalità" che divide le due tifoserie - ma, al di là della posta in palio e dei rapporti che possono intercorrere tra i tifosi, quella di domenica può e deve rimanere una partita di calcio, una giornata nella quale lo sport mostra il suo volto più nobile e autentico e lo stadio diventa un teatro di festa, di colori, di incitamenti a favore della propria squadra e non contro quella avversaria».
Dunque, l’auspicio dei primi cittadini delle due città, è che «domenica prossima prevalgano lo spirito sportivo, la civiltà dei comportamenti e il rispetto dell’avversario: per questi motivi intendiamo rivolgere un pubblico appello alle nostre tifoserie, perché sappiano comportarsi responsabilmente e bandire ogni atteggiamento violento od intollerante».
(12/04/2005)
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