Migliaccio: «Giornata negativa
Ma ora in casa ci riscatteremo»

Cancellare Livorno, tornare a essere l’Atalanta delle partite precedenti, battendo in casa il Bologna già nella prossima. Nell’ambiente atalantino si prepara con questa mentalità la sfida contro i rossoblù emiliani.

Cancellare Livorno, tornare a essere l’Atalanta delle partite precedenti, battendo in casa il Bologna già nella prossima. Nell’ambiente atalantino si prepara con questa mentalità la sfida contro i rossoblù emiliani, in programma al Comunale domenica 10 alle 15, dopo la peggior prestazione della stagione in terra livornese.

Contro gli amaranto è tornato in campo dal primo minuto Giulio Migliaccio, che si è riscoperto difensore causa l’emergenza che ha colpito la retroguardia atalantina. «L’anno scorso a Firenze ho fatto una partita nella difesa a 4, a Palermo capitava di giocare a tre. Appena il mister ha chiesto la mia disponibilità non ho avuto dubbi, anche perché è un ruolo che mi piace».

«La condizione era quella che era perché era 5-6 mesi che non facevo 90 minuti. Il polpaccio è guarito bene e questa è l’unica cosa positiva della trasferta di Livorno e la condizione giocando di più migliorerà. Ho bisogno di giocare per stare bene: voglio dare una grossa mano a questa squadra che ha creduto in me».

Da buon leader l’ex centrocampista di Fiorentina e Palermo ammette gli errori della squadra nella pessima partita contro il Livorno, augurandosi che da qui in avanti i nerazzurri interpretino meglio le partite lontano dal Comunale. «Sul gol non abbiamo lavorato bellissimo, qualcosa in più si poteva fare. Era l’occasione giusta per dimostrare una crescita, sento parlare di approccio alla partita, siamo partiti male, non c’è stata la reazione, ma a Genova abbiamo approcciato alla grande e siamo tornati a mani vuote lo stesso».

«È stata una giornata negativa, credo poco all’emergenza, chi era in campo a Livorno doveva e poteva fare meglio: c’erano tutti i presupposti per fare bene, invece abbiamo dimostrato che fuori casa facciamo ancora fatica, dobbiamo capire che certe partite dobbiamo interpretarle meglio: mi dà fastidio sentire che lontano da Bergamo non abbiamo personalità e ci accontentiamo».

Non cerca alibi Migliaccio, ma la mancata espulsione di Emerson per fallo da ultimo uomo su Maxi Moralez ha condizionato negativamente il match. «Con gli arbitri ho un buon rapporto e ci parlo spesso, ma Russo sotto questo punto di vista è un po’ permaloso e preferisco parlarci poco. Ha detto che Maxi ha simulato: sono interpretazioni che quando ti dicono male ti fanno un danno incredibile perché da quell’episodio può cambiare tutta la partita e tutto poi è stato una conseguenza. Le fatiche con l’Inter si sono fatte sentire, si vedeva che chi ha giocato alla grande martedì non era in palla, ma non voglio trovare scuse».

L’occasione per tornare a sorridere la formazione di Colantuono ce l’avrà nel prossimo turno casalingo, quando allo stadio arriverà un Bologna in netta crescita. «È una squadra in ripresa, lotterà con noi fino alla fine del campionato, noi in casa abbiamo confermato di essere forti: andiamo avanti così poi proveremo a far punti anche in trasferta».

«Ci auguriamo che Diamanti non sia in giornata perché se si spegne lui fanno un po’ fatica. Dobbiamo reagire fin da subito, in casa riusciamo a dare il 100% e qui dobbiamo costruire la nostra salvezza, ma in trasferta dobbiamo migliorare. La classifica è ancora bella, manca ancora tanto, ma guai accontentarsi, se dovessimo vincere però affronteremo il futuro con maggiore serenità, senza perdere di vista il nostro obiettivo».

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