Masiello tornerà a essere dell’Atalanta
Sondaggio: giusto che vi giochi ancora?

Il tema genera grande dibattito, ma in realtà non c’è discussione: Andrea Masiello tornerà a essere un giocatore dell’Atalanta.

Nei prossimi giorni - pare il 25 gennaio, non è semplicissimo districarsi nella burocrazia della giustizia sportiva, ma la data dovrebbe essere quella - scadrà la squalifica che il terzino nerazzurro ha patteggiato a suo tempo per le combine consumate quando vestiva la maglia del Bari. E dal giorno dopo Masiello tornerà a essere un giocatore come gli altri, a disposizione dell’allenatore.

Masiello ha trascorso il periodo della squalifica percependo dalla società nerazzurra lo stipendio minimo sindacale e il suo contratto è stato rinnovato fino al 2018. Quindi non c’è di fatto da decidere se reintegrarlo o no: Masiello è un giocatore dell’Atalanta. La differenza è che fino al 25 sarà squalificato e che dal 26 sarà utilizzabile. Quindi, per esempio, da sabato 31 gennaio nella partita casalinga col Cagliari. Se invece l’Atalanta forzasse la mano e decidesse di tenerlo «fuori rosa», Masiello avrebbe paradossalmente la possibilità di trascinare - con ottime ragioni - l’Atalanta di fronte al Collegio Arbitrale.

Sono due invece le decisioni che andranno prese. La prima è «politica» e spetta alla società. Posto che Masiello torna a Zingonia, che fare? Consegnarlo nelle mani dell’allenatore, o pur salvaguardando il rispetto delle regole considerarlo di fatto non utilizzabile per ragioni «etiche»? O provare a trovare un accordo con lui per mandarlo a giocare altrove?

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