Martini e la tappa bg del Giro
«La salita di Ganda è tosta»

Una sinfonia diversa dall'abituale quella che si è diffusa martedì sera al Teatro Donizetti. Una simbolica sinfonia rosa, come conviene alla presentazione di un evento speciale come la due giorni del Giro d'Italia che la Bergamasca si accinge ad ospitare.

Una sinfonia decisamente diversa dall'abituale quella che si è piacevolmente diffusa martedì sera al Teatro Donizetti. Una simbolica sinfonia rosa, come conviene alla presentazione di un evento speciale quanto importante come la due giorni del Giro d'Italia che la Bergamasca si accinge ad ospitare: giovedì 26 maggio l'arrivo della 18.a tappa da Morbegno a San Pellegrino Terme, arrivo attorno alle 17.15 e, il giorno dopo, la partenza , alle 11.25 da Bergamo, destinazione Macugnaga.

Presente anche Alfredo Martini, 90 anni, ma sempre incredibilmente attento all'evoluzione del mondo del ciclismo. Breve ma eloquente il suo commento alla tappa orobica. «Non conosco la salita di Ganda se non per averla osservata questa sera sul depliant: così d'acchito mi sembra una salita tosta. I corridori di classifica faranno bene a non sottovalutarla».

Non è sfuggita la presenza di Renato Laghi, 66 enne faentino, vincitore il 9 giugno 1977 dalla tappa Pinzolo-San Pellegrino Terme con 1'32” su Gaetano Baronchelli: «Zilioli mi aveva consigliato di attaccare sin dall'inizio. Al mio allungo hanno risposto in cinque tra i quali Tano Baronchelli: c'è stata collaborazione e, questo, ha consentito di portare il vantaggio sul gruppo a 15'. L'attacco decisivo l'ho sferrato a Colle di Zambla. Non sarà facile per me dimenticare quella tappa e San Pellegrino Terme».

Renato Fossani

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