Sport / Bergamo Città
Mercoledì 25 Febbraio 2015
Marino: «Fase delicata, lotteremo»
Zappacosta: «Adesso tocca a noi»
«Siamo consapevoli che il campionato è in una fase delicata, ma siamo abituati a lottare, abbiamo tre punti di vantaggio sulla terzultima, siamo avanti nello scontro diretto e il calendario, nelle prossime partite, ci mette di fronte ad avversari che sulla carta sembrano abbordabili».
Così il direttore generale dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, ai microfoni di Sky Sport 24 sulla situazione di classifica dei nerazzurri che hanno tre punti di vantaggio sul Cagliari terzultimo. Il dg della dea parla anche delle voci che vogliono Baselli vicino al Milan: «ne parleremo con la società rossonera, ma dobbiamo concentrarci sul campionato e poi ne parleremo da maggio in poi».
«La classifica mi sorprende abbastanza perché la squadra merita molto di più per quello che ha fatto vedere sul campo. È un periodo così, dobbiamo rimboccarci le maniche per venirne fuori il prima possibile». Per Davide Zappacosta la posizione dell'Atalanta in classifica - quart'ultima - è bugiarda ma resta fiducioso. «La rosa è costruita per raggiungere una salvezza tranquilla e in determinati ruoli ha le qualità giuste e forse qualcosa in più rispetto alle altre squadre - continua ai microfoni di Sky Sport - Ma le chiacchiere sono una cosa, il campo un'altra, sta a noi dimostrare di essere più bravi degli altri».
L'esterno orobico si è infortunato allo Juventus Stadium «e contro la Samp non ci sarò. Avrei voluto dare una mano ai compagni, è un periodo un po’ delicato, la classifica comincia a diventare scomoda. Sto recuperando e farò di tutto per tornare il prima possibile per dare una mano ai miei compagni per uscire da questa situazione». Intanto per Zappacosta arrivano complimenti da tutte le parti e la prossima estate potrebbe essere uno dei protagonisti del mercato. «Queste voci per me sono solo uno stimolo in più - commenta - Io lavoro giorno dopo giorno per migliorarmi e raggiungere traguardi importanti. Sta a me confermarmi sul campo e cercare di fare vedere a tutti che merito quello che si sta dicendo».
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