Sport / Bergamo Città
Lunedì 30 Maggio 2016
Maran, rebus sempre più intricato
Finché le panchine delle big sono libere...
Il rebus sul nuovo allenatore dell’Atalanta sta diventando sempre più intricato, ormai è una vera telenovela che ogni giorno si arricchisce di nuovi colpi di scena. Se siano reali o inventati ad arte da chi vuole trarne vantaggio è difficile dirlo, per il momento ci limitiamo a segnalare i continui rumors.
Il matrimonio tra il club nerazzurro e Rolando Maran, attuale allenatore del Chievo con un contratto con il club scaligero fino al 2018 (e opzione per le due stagioni successive) ma deciso a cambiare aria, sembrava in dirittura d’arrivo. C’era in ballo sì un indennizzo da pagare al presidente Campedelli per liberare il suo tecnico (si era parlato del portiere Bizzarri), ma si dava per scontato che una soluzione si sarebbe scovata.
Magari sarà proprio così, ma intanto «La Repubblica» di lunedì 30 maggio ha parlato di un incontro in gran segreto di sabato 28 tra Maran e Claudio Lotito, presidente della Lazio. Che vuol dire? Anche in questo caso pareva non ci fossero ormai dubbi sul prossimo allenatore dei biancocelesti, ovvero Cesare Prandelli (accostato anche all’Atalanta), erano diventate note persino le cifre, biennale a 1,8 milioni per stagione, invece ora aumenta l’incertezza pure per quanto concerne la panchina della Lazio. Anche in questo caso potrebbe essere stato solo un pour parler (dopo aver deciso di puntare su Pioli nel precedente avvicendamento di allenatore Lotito aveva comunque interpellato Donadoni e Allegri senza che ne scaturisse un ribaltone), ma intanto annotiamo l’indiscrezione.
Sempre lunedì 30 Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky e super esperto di mercato, ha twittato la notizia che martedì Maran e Campedelli si vedranno faccia a faccia. Per Di Marzio Campedelli vorrebbe ingaggiare Pioli, esonerato dalla Lazio (e pure lui finito nel calderone dei possibili tecnici nerazzurri), in caso contrario s’impunterebbe e non concederebbe a Maran di approdare a Bergamo. Staremo a vedere.
Proprio lunedì 30 «La Gazzetta dello Sport» in una pagina ha parlato del «risiko» delle panchine della serie A sottolineando come siano in ballo ancora le panchine di Atalanta (70% Maran, 20% Gasperini e 10% Giampaolo le percentuali secondo la rosea), Chievo, Lazio, Palermo, Milan, Inter (anche se Mancini è dato al 90%) e del neopromosso Crotone. È evidente che fin quando resteranno vacanti le panchine di Milan e Lazio (senza scordare la Nazionale: Ventura non è ancora ufficiale), club che sono indiscutibilmente più attraenti dell’Atalanta, la situazione in casa nerazzurra potrebbe non sbloccarsi.
Se Maran e aggiungiamoci Gasperini e Giampaolo (pure loro entrati tra i papabili mister dell’Atalanta: la situazione di Gasperini è nebulosa (e intanto è slittato l’annuncio di Juric al Genoa), Giampaolo è il favorito per il Milan non dovesse essere confermato Brocchi) hanno la speranza di allenare una grande e non una provinciale, sia pure di prestigio, come la squadra nerazzurra, l’attesa è destinata a dilatarsi. E Reja resta sullo sfondo.
Da segnalare infine che Massimo Drago, allenatore del Cesena in serie B, del quale si era parlato come di possibile scelta alternativa per l’Atalanta, si tratta di un tecnico emergente, ha prolungato per due anni, fino al 2018, il suo contratto con il club romagnolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA