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Giovedì 19 Marzo 2015
Manenti, venerdì l’interrogatorio
Fallimento Parma: udienza lampo
È fissato per venerdì l’interrogatorio di garanzia di Giampiero Manenti, il manager bergamasco proprietario del Parma finito in carcere su richiesta della Procura di Roma per concorso in tentativo di reimpiego di capitali illeciti.
Secondo quanto si è appreso, l’atto istruttorio si svolgerà a Milano dove l’imprenditore è detenuto da mercoledì. Secondo l’accusa Manenti stava cercando di incamerare 4,5 milioni di euro da un gruppo di malviventi che frodavano le banche grazie ad alcuni hacker e decine di carte di credito fasulle. Gli accertamenti della Guardia di finanza sono coordinati dai procuratori aggiunti Nello Rossi e Michele Prestipino.
Intanto intorno alle 11,30 di giovedì è terminata l’udienza prefallimentare per il Parma Fc. Il giudice si è riservato e la sentenza è attesa nel pomeriggio. Per il club, dopo l’arresto del presidente Giampietro Manenti, in Tribunale c’era Osvaldo Riccobene (Collegio sindacale).
È stata una vera e propria udienza lampo, durata solo 10 minuti, quella che dovrebbe sancire il fallimento del Parma. Riccobene, all’uscita, ha raccontato come si è svolta l’udienza: «I creditori hanno insistito con la loro richiesta di fallimento, il Procuratore della Repubblica anche. Il Collegio Sindacale che è rappresentato dalla mia persona, depositando una memoria del proprio operato, ha concluso con una non opposizione alla richiesta di fallimento. Le tempistiche ora sono imprevedibili, il giudice non ha lasciato trapelare nulla, mi auguro che arrivi una risposta in tempi brevi. Lo spettro del fallimento lo do per certo. Oggi incontreremo la squadra, risponderò alle domande che vorranno farmi, spiegherò la situazione. Secondo me domenica si giocherà, ma è una mia supposizione. Su che basi dico che si possa giocare Parma-Torino? Ritengo molto probabile l’esercizio provvisorio. Se la sentenza non arriverà prima della gara la società per questa partita dovrebbe avere le possibilità di poter far giocare la gara».
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