Lutto nel mondo del giornalismo: è morto Gianni Minà

La notizia nella serata di lunedì 27 marzo: il giornalista Gianni Minà è morto a 84 anni.

Ci lascia uno dei giornalisti italiani più conosciuti e amati d’Italia. L’annuncio sulla sua pagina Ig e Fb. «Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari» si legge sull’annuncio.

Nato a Torino il 17 maggio 1938, iniziò la carriera da giornalista nel 1959 a Tuttosport, mentre l’anno successivo debuttò in Rai dove ha realizzato centinaia di reportage, ha ideato e presentato programmi tv e documentari.

Era famoso soprattutto per le sue interviste con grandi personaggi, la più nota è quella del 1987 a Fidel Castro, ma anche al Dalai Lama a Federico Fellini, a Jane Fonda, a Franco Battiato, a Massimo Troisi e Pino Daniele. Fortissimo il rapporto con Diego Armando Maradona e Pelè. Iconica, tra le tante, resta la foto che lo ritrae gioioso a cena a Roma con Muhammad Ali, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel García Marquez.

Ha collaborato con moltissimi quotidiani da Repubblica all’Unità, dal Corriere della Sera al Manifesto. È stato anche un prolifico scrittore: dal Il racconto di Fidel del 1988 a Non sarò mai un uomo comune del 2021. Nel 1981 il Presidente Pertini gli ha consegnato il Premio Saint Vincent come miglior giornalista televisivo. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi.

Ha seguito otto mondiali di calcio e sette olimpiadi, oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli, diventati storici, dell’epoca di Muhammad Ali. Ma si occupò anche di musica, realizzando una Storia del Jazz in quattro puntate. Fu tra i fondatori dell’altra domenica con Maurizio Barendson e Renzo Arbore.

Il suo penultimo lavoro editoriale, edito sempre dalla Sperling - Kupfer, si intitolò Politicamente scorretto, un giornalista fuori dal coro, raccolta di suoi articoli e saggi pubblicati tra il 1990 e il 2007 su la Repubblica, l’Unità, il manifesto, Latinoamerica, costituenti un autentico esercizio di controinformazione sugli avvenimenti più diversi e controversi dei primi anni del terzo millennio.Nel 2015 produsse Papa Francesco, Cuba e Fidel, un reportage sulla storica visita del Pontefice argentino avvenuta a Cuba nel settembre del 2015 e con il quale vinse, nel 2016, l’Award of Excellence all’ICFF di Toronto, Canada. E, nel 2016, produsse L’ultima intervista a Fidel Castro. Tra gli ultimi lavori nel 2020 Minà ha pubblicato il libro autobiografico Storia di un boxeur latino, edito da Minimun fax.

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