Lutto nel basket: morto Gualco
manager di Ignis e Alpe Binova

La scomparsa di Giancarlo Gualco, 83 anni, coinvolge anche la Bergamo baskettara. A lui è legata la stagione sportiva 1982-1983 che lo vide come general manager dell’allora Alpe Binova, primo ed unico club orobico ad militare nella massima serie.

La scomparsa di Giancarlo Gualco, 83 anni, coinvolge anche la Bergamo baskettara. A lui è legata la stagione sportiva 1982-1983 che lo vide come general manager dell’ allora Alpe Binova, primo ed unico club orobico ad militare nella massima serie.

A portarlo da noi fu il “presidentissimo” Dante Signorelli che, l’indomani della storica promozione, gli affidò l’importante funzione dirigenziale. Purtroppo quell’annata coincise con l’immediata retrocessione ma non certo per colpa di Gualco. Più d’una le cause che determinarono la discesa alla categoria inferiore, dopo l’indimenticabile ed esaltante salto di qualità di pochi mesi prima. La principale fu il mancato rientro in Italia di Ciuk Jura, artefice assoluto di quella travolgente cavalcata.

A nulla valse il blitz di Gualco in compagnia di coach Carlo Recalcati nel Nebraska per convincere il giocatore statunitense a tornare nella nostra città. Juva, di furia e fretta, fu sostituito con Claude Mayes, discreto e massiccio pivottone ma non in possesso delle straordinarie qualità di chi ha sostituito. Ad ogni buon conto all’Alpe, Gualco, aggiunse professionalità nell’organizzare a puntino il club che di colpo, tra l’altro, si ritrovò a gestire i 3500 spettatori che domenicalmente affollavano il palasport di piazzale Tiraboschi.

Ne sapeva parecchio anche sotto il profilo tecnico dando così una mano al trentasettenne Recalcati al suo secondo anno da allenatore. Del resto Signorelli non lo aveva scelto a caso. Il brillante curriculum di Gualco era noto a tutti gli appassionati del pallone a spicchi, anche in ambito internazionale. In precedenza, infatti, era stato la “mente” della grande Ignis, team varesino che collezionò scudetti e Coppe Europee a ripetizione.

Dell’Ignis, di proprietà dell’industriale Guido Borghi, era stato direttore sportivo e presidente. Con Gualco giocarono a Varese campioni del calibro di Meneghin, Morse, Ossola, Raga, Flaborea, Rusconi e chi più nè ha nè metta senza la minima esitazione. Dopo la permanenza a Bergamo, Gualco, rientrò a Varese: là per diversi anni ebbe cura della Fides, la seconda società, per importanza, del luogo. Gualco caratterialmente gioviale non disdegnava, comunque, a manifestare una spiccata autorevolezza. Malato da tempo, è morto nella notte tra martedì e mercoledì.

I funerali si svolgeranno sabato alle 10,30 nella Basilica di San Vittore, a Varese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA