L’Atalanta vuole tornare subito in serie A, e per centrare questo obiettivo la società nerazzurra si è affidata a Stefano Colantuono nella speranza che al tecnico riesca l’impresa sfuggitagli con il Perugia solo una settimana fa, quando non è riuscito a far suo lo spareggio con il Torino. Colantuono, romano di 45 anni, presentato al pubblico nerazzurro dal presidente Ivan Ruggeri e dal direttore generale Zanzi, la parola promozione però non l’ha pronunciata, perché a suo dire non porta bene.«Questa squadra - spiega invece - ha tutte le potenzialità per un campionato, di vertice quindi l’obiettivo dichiarato dalla società non mi spaventa». Il presidente Ruggeri e il direttore generale Zanzi, presentandolo non hanno fatto mistero della loro fiducia in Colantuono.
Il nuovo tecnico atalantino non si è detto legato a un modello tattico, e ha precisato: non vale la pena fossilizzarsi su poche situazioni di gioco, perché finisce anche per appiattirsi la squadra. Fare per undici mesi sempre le stesse cose può essere stressante. Cambiare a volte ti dà qualche motivazione in più e può spiazzare gli avversari». Valorizzare i giovani in un importante vivaio come quello atalantino è un obiettivo societario ma è anche un obiettivo del tecnico.
Colanuono arriva a Bergamo dopo tre esperienze con le squadre della famiglia Gaucci: Sambenedettese, Catania e Perugia. Aveva ancora un anno di contratto ma è stato annullato: «È arrivato il momento di cambiare. Alla famiglia Gaucci - ha detto - devo molto perché mi ha consentito anche questo passaggio. D’altra parte negli ultimi tempi qualche problemino si era creato con papà Gaucci, non con Alessandro con il quale ho un ottimo rapporto da sempre».
Colantuono si avvarrà come allenatore in seconda di Gabriele Matricciani, con il quale ha già collaborato sia nella Sanbenedettese che a Catania e a Perugia, mentre il preparatore atletico sarà Marco Montesanto con il quale ha lavorato sia a Catania e a Perugia.
(30/06/2005)
© RIPRODUZIONE RISERVATA