Tre vittorie nelle ultime tre partite, il secondo posto a –2 dal Genoa capolista, zero sconfitte casalinghe, una macchina da gol (14) inceppatasi una sola volta a Napoli. Più il jolly dell’orgoglio, quel punto strappato alla Juventus. Non bastassero i botti della campagna estiva, con gli arrivi di Jeda, Regonesi, Pagano, Cristiano, Barusso e un esborso di oltre 6 milioni di euro, ci penserebbero i numeri a preannunciare un pomeriggio di sofferenza, sabato 4 novembre, all’AlbinoLeffe, chiamato a continuare le danze a Rimini (alle 16, diretta Sky Calcio 5) senza passare dalle folìes del valzer alle malinconie del tango. Impresa quasi impossibile. Al di là della classifica, infatti, il piatto forte della banda Acori, che nelle prime nove giornate ha già affrontato il gotha del campionato (Juventus, Genoa, Napoli, Bologna, Brescia, Modena e Lecce), è e resta il gioco: palla a terra, improvvise accelerazioni sulla trequarti, spinta sugli esterni, gli imprevedibili Ricchiuti e Jeda. Mondonico ha accostato l’attacco romagnolo a quello della Roma senza nascondere un velo di giustificata preoccupazione. Il duo Jeda-Ricchiuti è il cliente peggiore per i difensori seriani, che senza gli squalificati Innocenti e Garlini ritroveranno Donadoni al fianco di Dal Canto e Santos. Mondo pare intenzionato a confermare il centrocampo a cinque e a chiamare Colombo e Gori, più Poloni e Previtali, a un costante lavoro di raddoppio. E qui, probabilmente, si giocherà la partita seriana.(03/11/2006)
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