L’incredibile estate di Denis:
«Figlio, Papa, Mondiali e la Juve»

Questa di estate Denis non la dimenticherà più: sul piano calcistico prima il Mondiale da spettatore in compagnia del figlio e poi il contatto con la Juventus. Nella vita il quarto figlio nato dopo tante preoccupazioni seguito dall’udienza con Papa Francesco.

Questa di estate German Denis non la dimenticherà più: sul piano calcistico prima il Mondiale da spettatore in compagnia del figlio e poi il contatto con la Juventus e la scelta di restare all’Atalanta. Nella vita il quarto figlio nato dopo tante preoccupazioni seguito dall’udienza con Papa Francesco.

Il bomber nerazzurro parte da qui, dalle vicende personali, per raccontare i mesi più incredibili della sua vita. «L’arrivo di Benjamin mi ha fatto capire cosa significa, per un padre, rischiare di perdere un figlio. È stata una grande sofferenza, anche se poi la vicenda s’è chiusa nel migliore dei modi: il bimbo e la mamma stanno benissimo. Ma che paura. Poi l’incontro con Papa Francesco: esperienza unica, incredibile».

Passiamo all’Atalanta: quanti gol vorrebbe segnare?

«Dai 10 in su va bene tutto. Ma lavoro per migliorare. Sempre».

E la storia della Juventus? «Beh, ora lo possiamo anche dire, a mercato chiuso: il contatto c’è stato. Ne abbiamo parlato con la società, abbiamo deciso insieme: sono rimasto all’Atalanta»

Diamo un’occhiata all’Atalanta.

«Bella squadra. Competitiva. Grande decisione blindare Cigarini. Fondamentale non aver ceduto Carlos...».

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