Le 10 giornate per «discriminazione»
Grassi aiuterà i poveri di don Resmini

Alberto Grassi - il giocatore della Primavera che ha ricevuto una squalifica record di 10 giornate perché ha insultato un avversario di colore - ha detto sì all’invito di don Fausto Resmini : darà il suo aiuto a servizio dei poveri e degli emarginati.

Alberto Grassi - il giocatore della Primavera dell’Atalanta che ha ricevuto una squalifica record di 10 giornate perché rispondendo ha una pesante provocazione ha dato del «vu cumprà» a un avversario di colore - ha detto sì all’invito di don Fausto Resmini , direttore del Patronato San Vincenzo di Sorisole: darà il suo aiuto a servizio dei poveri o degli emarginati che vivono sulla strada.

Il ragazzo, 19 anni, ha già dato a don Fausto la sua disponibilità: mancherebbe ora solo il via libera ufficiale della Federazione o della squadra.

Don Resmini aveva scritto una lettera al giovane atalantino, che aveva conosciuto quando frequentava la Casa del Giovane: l’invito era far corrispondere le settimane della squalifica con un periodo di impegno a favore degli altri.

«Il castigo per il castigo - dice don Fausto - non cambia le persone. Il mettersi alla prova invece porta al riscatto, a riparare veramente il danno». Già altri ragazzi, in passato, si sono sottoposti a questo percorso di riscatto.

Per il giovane centrocampista la stagione - dopo la pesante sanzione del giudice sportivo - è finita. La squalifica è scattata, si legge nella motivazione, «per avere, al 44° del secondo tempo, rivolto ad un avversario un epiteto ingiurioso espressivo di discriminazione razziale (ex art. 11 CGS, modificato dal

provvedimento federale di cui al CU 189/A del 4 giugno 2013)». Nel rispetto del codice etico, l’Atalanta aveva annunciato che non avrebbe presentato ricorso contro le 10 giornate di squalifica.

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