L’Atalanta ricomincia da Empoli
con Cigarini che torna in regia

Parola al campo, con l’amarezza nel cuore, convinti che il malcostume italiano fa nuovamente centro, considerando che a pagare ancora una volta sono quelli che nulla hanno a che vedere con le scene da guerra del post Roma.

L’Atalanta domenica va a Empoli, sola, senza quei tifosi che ormai erano diventati la consuetudine, la rappresentanza di Bergamo in trasferta, i Club Amici con i loro presidenti tuttofare, gente disposta a dedicare il loro tempo libero per organizzare le trasferte con sacrifici e molti grattacapi. Ci sono famiglie, bambini, tifosi di ogni età, quelli che hanno visto nascere le trasferte organizzate qualche decennio fa, quelli che possiedono regolarmente la tessera del tifoso, quelli che davvero hanno perso qualcosa in questa settimana: la fiducia nelle istituzioni, se già ne era rimasta anche un solo briciolo. Loro corretti e rispettosi delle regole? Ok, a casa tre mesi. Tutto il resto viene dopo, perché se al calcio togliamo i tifosi, questo sport non ha più ragione d’essere.

Si torna a parlare di calcio, almeno ci si prova, perché dopo quanto successo con la Roma e le discutibili scelte del ministro dell’Interno, servirebbe un risultato dal campo per rialzare il morale dei tifosi atalantini. Il momento è delicato anche sul terreno di gioco e in classifica, ma la sfida con la Roma ha dato maggiore consapevolezza agli uomini di Colantuono, che gira e rigira, pur con l’emergenza a centrocampo, per rivederli giocare in maniera più che sufficiente si è tornati allo schema più adatto, il 4-4-1-1, che anche in terra toscana sarà riproposto.

Ancora una volta i riferimenti offensivi saranno Maxi Moralez-Denis, la coppia collaudata da anni, con il Tanque che però deve tornare a segnare, altrimenti non si capisce perché Rolando Bianchi debba sempre accomodarsi in panchina. Il Maxi visto all’opera con i giallorossi fa ben sperare, mentre si aspetta con ansia il miglioramento del Papu Gomez, che già nello scorso incontro qualcosa ha fatto vedere.

Sono solo due i dubbi per Stefano Colantuono, la cui panchina è stata messa a rischio da qualche media in settimana: Raimondi è affaticato, ma sarà disponibile ed è in ballottaggio con Molina, che a Sassuolo ha ben impressionato. In difesa anche Benalouane è tornato in gruppo in settimana, ma potrebbe essergli preferito il combattente Cherubin, che senza battere ciglio ha saputo aspettare il proprio momento facendosi trovare pronto e meritando i gradi da titolare. Cigarini rientra dopo le tre giornate di squalifica: a lui il compito di guidare l’Atalanta verso lidi più tranquilli, con le sue giocate e la sua esperienza, convinti che quello contro il Napoli sia l’ultimo episodio negativo per un giocatore ormai maturo.

Inizia da Empoli il campionato dell’Atalanta. Fare tabula rasa di quello che è successo prima e inseguire la salvezza. Ai senatori del gruppo un consiglio: ricordare ai più giovani la partenza da meno 6, avere fame per migliorare già prima di Natale la classifica.

Probabili formazioni:

EMPOLI(4-3-1-2): 33 Sepe; 23 Hysaj, 26 Tonelli, Rugani, 21 Mario Rui; 88 Vecino, 6 Valdifiori, 11 Croce; 18 Verdi; 7 Maccarone, 10 Tavano. A disposizione: 1 Pugliesi, 28 Bassi, 4 Perticone, 19 Barba, 22 Bianchetti, 5 Moro, 27 Zielinski, 8 Signorelli, 13 Laxalt, 20 Pucciarelli, 9 Mchedlidze, 99 Aguirre. All.: Sarri.

ATALANTA (4-4-1-1): 57 Sportiello; 22 Zappacosta, 2 Stendardo, 33 Cherubin, 93 Dramé; 77 Raimondi, 17 Carmona, 21 Cigarini, 10 Gomez; 11 Moralez; 19 Denis. A disposizione: 1 Avramov, 6 Bellini, 20 Biava, 29 Benalouane, 5 Scaloni, 3 Del Grosso, 8 Migliaccio, 18 Baselli, 95 Grassi, 31 Molina, 25 Spinazzola, 7 D’Alessandro, 9 Bianchi. All.: Colantuono.

Arbitro: Peruzzo di Schio.

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