L’Atalanta e il modulo 4-4-2
Rinforzi sulle fasce per le punte

L’Atalanta riparte con il 4-4-2 e il gioco sulle fasce. I nerazzurri vanno controcorrente e riscoprono l’arte di attaccare con gli esterni. Per il momento in serie A una squadra su due ha invece adottato il 4-3-3.

L’Atalanta riparte con il 4-4-2 e il gioco sulle fasce. I nerazzurri vanno controcorrente e riscoprono l’arte di attaccare con gli esterni. Per il momento in serie A una squadra su due ha adottato il 4-3-3 (dieci formazioni), sei partiranno con il 3-5-2, il Genoa con il 3-4-3 marchio di fabbrica di Gasperini, l’Empoli unica squadra con il rombo e il 4-3-1-2, infine il Napoli di Benitez con il 4-2-3-1, forse la sola che si avvicina allo schema nerazzurro ma con concetti di gioco diversi.

Colantuono quest’anno non si è lasciato affascinare dal 4-3-3 e ha deciso di puntare forte sul sistema che ha fatto le fortune dell’Atalanta da quando è tornato a Bergamo, cioè il 4-4-1-1 o 4-4-2, dipende dalle caratteristiche della seconda punta. E quest’anno il concetto-chiave è lo sfruttamento delle fasce laterali in modo ancor più massiccio. Non a caso è stato fatto un mercato di un certo tipo: sono arrivati esterni di gran corsa, sia in difesa (Zappacosta e Dramè) che a centrocampo (D’Alessandro, Molina, Spinazzola e la conferma di Estigarribia), ma anche attaccanti (Bianchi e Boakye, oltre naturalmente a Denis) in grado di raccogliere i molti palloni che nelle idee del tecnico arriveranno dalle fasce.

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