L’Atalanta dove starebbe volando
se non ci fosse stata la sospensione?

Abbiamo lasciato l’Atalanta al quarto posto in classifica e patentata per i quarti di finale della Champions. Papu e soci, per di più, in una splendida condizione di forma certificabile in ogni sfaccettatura.

Consensi unanimi provenienti da qualsiasi parte: da addetti ai lavori che vanno per la maggiore (tecnici, giocatori, dirigenti, sportivi e chi più ne ha ne metta). Media altresì concordi (e non è così scontato) nell’additare la nostra Dea come esempio su tutti i fronti. Al di là del magnificare la squadra per la qualità del gioco da parte dell’intero collettivo, sempre la stampa scritta e parlata ha eretto il direttore tecnico Giovanni Sartori e mister Gian Piero Gasperini come grandi protagonisti dell’ormai riconosciuto «fenomeno Atalanta». Del resto, al primo il merito di aver confezionato una rosa in virtù di un’ineccepibile competenza professionale in sintonia a uno stakanovismo che lo porta in giro per l’Italia e il mondo senza alcuna sosta. Quanto al Gasp, non è il caso di stare a perdere il tempo per elencare pregi e sinonimi derivanti. Per riprendere e concludere ciò che si è detto in apertura scontata la domanda: senza la sospensione del campionato dove starebbero volando gli atalantini?

Arturo Zambaldo

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